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TOTOMODULO

di Tommaso Loreto

Dal Totoformazione di Italiano a quello di Palladino c’è da affrontare una discriminante evidente, perché se con l’attuale tecnico del Bologna andava indovinata una rotazione pressoché costante (testimoniata da un numero sconfinato di formazioni diverse) con l’allenatore dei viola il dibattito si è immediatamente trasferito sul sistema di gioco. 

A Empoli con quale modulo? - Così dopo le indicazioni (positive) del secondo tempo di domenica, contro la Lazio, adesso sono in tanti a chiedersi cosa deciderà di fare Palladino al cospetto di un Empoli decisamente in forma. Così in forma pure da superare il Torino in Coppa Italia prenotandosi per un'altra sfida con i viola nel turno successivo. Se il risultato finale del match di domenica al Franchi, ma non solo, fa pensare che sia a quattro la versione migliore della difesa, l’idea originaria del tecnico potrebbe anche essere legittimamente riproposta. 

L’imbarazzo della scelta in mezzo al campo – Ma non è solo la difesa a raccogliere parecchie curiosità in ottica Empoli, fosse solo per l’ampia scelta d’interpreti che riguarda il centrocampo. Cataldi, Bove e Mandragora sono diventati il terzetto più impiegato, ma le opzioni Adli e Richardson restano più che valide, tanto più nel caso di un cambiamento nel reparto arretrato che imporrebbe modifiche sulle mediana. Varianti sul tema principale, insomma, sempre che Palladino abbia realmente deciso di abbandonare quel punto di partenza tattico che tanto ha fatto discutere.