.

UN KO DA ACCETTARE. ORA LA CALMA È LA VIRTÙ DEI FORTI

di Pietro Lazzerini

La Fiorentina ha perso la prima partita di campionato dopo 8 vittorie consecutive e per questo ed altri 100 motivi la parola d'ordine adesso deve essere: calma. La domenica viola si era aperta nel peggiore dei modi con la notizia della morte della madre di Raffaele Palladino, un altro scossone in negativo dopo quelli già vissuti negli ultimi giorni. L'assenza del tecnico si è vista anche sul campo del Dall'Ara, perché con tutto il rispetto per Citterio, la presenza di Palladino avrebbe sicuramente aiutato i ragazzi in campo e le scelte da fare a gara in corso. 

Sconfitta da accettare - Ma l'1-0 maturato contro il Bologna non cambia tutto il percorso che la Fiorentina sta portando avanti. Tra l'altro dopo un primo tempo in cui i viola hanno giustamente più di un dubbio sull'operato di Fabbri per due episodi tutt'altro che chiari dalle parti dell'area di rigore difesa da Skorupski. Ma non cerchiamo più alibi di quelli evidenti, il Bologna ha giocato una ripresa ottima, schiacciando prima di tutto fisicamente la squadra di Palladino. La sconfitta ci sta, va accettata e usata per migliorarsi già dalla Conference e soprattutto dalla sfida contro l'Udinese di lunedì prossimo. 

Subito in campo - La squadra ha bisogno di ritrovare un po' di energia, ma dopo tutto quello che è successo, va concesso il tempo ai giocatori di ritrovare un po' di brillantezza. I crampi di un soldato come Comuzzo sono lo specchio del momento che sta attraversando la Fiorentina. Servirà un turnover ragionato per vincere in Portogallo, mettere in pausa l'Europa per un paio di mesi, e ripartire più forti di prima. È evidente che dopo il ko in Emilia niente sia perduto, anche se tutti avrebbero voluto la nona vittoria consecutiva. I record verranno battuti un'altra volta, adesso c'è solo da fare un bel respirone in vista di un altro periodo denso di prove complesse. 

La polemica con Italiano - Intanto Firenze è esplosa nei confronti di Italiano e della sua esultanza esagerata al triplice fischio finale. Pradè non gliel'ha mandate a dire e la sua risposta non ha convinto nessuno. Bastava un minimo di pacatezza in più per evitare inutili polemiche. L'ex tecnico viola non ci è riuscito e di conseguenza ha aumentato a dismisura i tifosi che sono felici di averlo salutato in estate. La polemica duri il tempo di un'imprecazione. La Fiorentina ha obiettivi ben più nobili che quelli di litigare con chi si è già scordato gli anni vissuti al Franchi.