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"VALE LA PENA SOGNARE". GOSENS INDICA LA STRADA: LEADER CHE PUÒ ESSERE IL MIGLIOR TEDESCO DELLA STORIA VIOLA

di Lorenzo Marucci

Si scrive Robin Gosens, si legge mentalità vincente. L'apporto in campo del tedesco ormai lo conoscono tutti anche a Firenze. Costante, continuo e solido, l'ex atalantino è sempre più un punto di riferimento per la squadra. In campo e anche con i messaggi a parole.  "Ho visto un gruppo importante ma mancava la mentalità vincente… Ora però la stiamo costruendo e possiamo puntare in alto". Parole da leader che però non tutti tra gli opinionisti hanno sposato in toto. Secondo Giovanni Galli ad esempio non bisogna dimenticarsi degli anni di Italiano che proprio sul terreno della mentalità vincente ha cercato di portare avanti un lavoro in profondità alzando sempre più l'asticella. E' anche vero che adesso rispetto all'anno scorso - almeno tra i titolari - ci sono parecchi giocatori nuovi che stanno iniziando a conoscersi meglio.

E in ogni caso, senza andare a fare paragoni a volte anche inutili con il recente passato, resta comunque la sensazione di una strada da percorrere indicata da Gosens. "Non nascondiamoci - ha detto - possiamo puntare in alto". Non ha vinto molto il tedesco in carriera ma ha comunque giocato in squadre come l'Atalanta che ha disputato la Champions fino ad arrivare ai quarti, per poi militare nell'Inter conquistando due coppe Italia e una supercoppa italiana. Ha frequentato spogliatoi in cui si respirava la mentalità vincente. E non è certo da escludere che nell'immediato futuro possa essere proprio Gosens a mettersi al braccio la fascia di capitano. Per personalità e leadership potrebbe meritarla al cento per cento. Il messaggio che arriva da Gosens è anche questo. "Vale la pena sognare", che è anche il titolo del libro scritto dal calciatore viola nel 2021 con il supporto del giornalista tedesco Mario Krishel in cui il giocatore racconta come è riuscito a spiccare il volo nel grande calcio mondiale. 

E' arrivato a Firenze in prestito a 500mila euro con obbligo di riscatto fissato a 7,5 milioni. Per il rendimento che sta avendo si tratta di condizioni molto vantaggiose. E' un giocatore da acquistare a titolo definitivo ad occhi chiusi. E tra le curiosità può diventare pure il miglior giocatore tedesco della storia della Fiorentina. Non ce ne sono stati molti nel corso degli anni, tra questi anche Mario Gomez che però anche per una serie di infortuni ha deluso (così come a conti fatti fu una delusione Effemberg, centrocampista tecnicamente eccellente). Forse per adesso gli è superiore - ma può scavalcarlo presto - Jorg Heinrich, l'esterno sinistro voluto da Trapattoni in quella Fiorentina che sognò lo scudetto. Buon calciatore, ottima spinta sulla fascia, certamente importante anche nello spogliatoio ma, almeno all'esterno, molto più silenzioso e taciturno rispetto all'ex atalantino. Altre curiosità: Gosens ama i tatuaggi e tra questi ha il numero 8, la data del suo esordio da professionista, una dedica per la famiglia e una per la sorella. Ora alla Fiorentina ci sarà tempo per altri tatuaggi, magari per celebrare qualcosa di tangibile a fine stagione.


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