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Vanoli: "Ci serve un risultato importante. Albert sensibile sul rigore. Facciamo tutti un passo indietro"

di Andrea Giannattasio
Fonte: dal nostro inviato al Viola Park

Vigilia della quinta giornata della fase campionato di Conference League in casa Fiorentina. A un giorno dalla gara contro la Dinamo Kiev (in programma domani allo stadio Artemio Franchi alle ore 18:45) il tecnico viola Paolo Vanoli ha preso la parola dal media center del Viola Park per introdurre tutti i temi legati alla gara contro la formazione ucraina. Ecco le parole dell'allenatore nel consueto LIVE di Firenzeviola.it:

Come si prepara una partita di Conference che ad oggi non è la priorità con un clima non facile all'interno della squadra?
"Si riparte, consapevoli che ogni gara è importante. Dobbiamo ottenere un risultato importante, per la stima e per il morale, in vista anche della prossima partita di campionato. Io parlo sempre con i ragazzi. La cosa più importante non è mettersi uno contro gli altri ma essere uniti. Vogliamo uscire da questa situazione. Spesso poi alcune cose vengono strumentalizzate".

Che è successo sul rigore di Gudmundsson a Reggio Emilia?
"Chiudiamo l'episodio di Luca e anche quello del rigore: questi sono episodi del calcio, è la storia del calcio. Sul rigore nessuno ha detto bugie. Ci sono delle gerarchie: Albert primo, Mandragora secondo. Albert, nella sua sensibilità, ha risposto perché non ha calciato il rigore. Io non ho mai imposto niente a nessuno. L'obiettivo di quel rigore era fare gol, sennò sembra che stiamo parlando di un rigore sbagliato. Io voglio il valore dell'uomo, dell'umiltà e del coraggio. Tutti questi episodi sono momenti che ad oggi ci servono per uscirne".

Che tipo di "scelte drastiche" ci dobbiamo attendere?
"La scelta drastica è essere consapevoli della situazione in cui siamo. Dobbiamo essere tutti uniti per trovare la prima vittoria, il mese di dicembre è nelle nostre mani. Questo serve".

Se la sente di fare un bilancio del suo lavoro?
"È stato un mese di alti e bassi. A volte io non calcolo la gara di Genova perché sono subentrato all'ultimo. Poi c'è stato un momento in cui sembrava che ci fosse stata una consapevolezza, e oggi trovare quei valori che ti possono portare fuori da questa situazione è più importante che gli aspetti tattici. Solo la compattezza e l'unione ci può portare fuori da questa situazione".

Come si inserisce la gara di domani nel vostro percorso stagionale?
"Dobbiamo provare a vincerla. Vincere può essere un aiuto morale per uscire da questa situazione. Poi chi va in campo dovrà dimostrare qualcosa, dando un aiuto a tutta la squadra".

Lei si è dato un tempo per cambiare la Fiorentina?
"No, non me lo posso dare. Il tempo è il presente: cerco di lavorare ogni giorno per trasferire questo ai miei calciatori. Se io riesco a trovare il "clic" nella testa dei calciatori, poi possono uscire tutte le qualità. Quello che serve ai miei calciatori è fare un passo indietro: quello ci può aiutare".

Come si fa a lottare per la salvezza con squadre che hanno mentalità da salvezza?
"Dobbiamo scendere al loro livello e giocare come loro".

Come stanno gli infortunati?
"Purtroppo Gosens si è rifermato e non lo avremo a disposizione per giovedì. Vedremo se sarà a disposizione domenica: lo valuteremo giorno per giorno. Fazzini ha un problema alla caviglia: domani non ci sarà ma spero che col Verona ci sia. Fagioli per fortuna non ha avuto microfratture: però domani non ci sarà. Faremo di tutto per recuperarlo col Verona".


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