ACCADDE OGGI, 68 anni fa l’invasione Ufo al Franchi
Fonte: Alessandro Di Nardo
Calcio e fantasia sono da sempre considerati due poli affini, adiacenti, tanti sono i racconti che mescolano i due generi. Ma cosa accade quando al mondo del pallone si associa qualcosa che è ben oltre la fantasia?
Il 27 ottobre 1954, a Firenze, calcio e fantascienza sono stati vicini quasi da toccarsi: all’allora stadio Comunale si gioca un'amichevole tra Fiorentina e Pistoiese, più che una partita di calcio, una puntata di X-Files. I viola stanno costruendo la squadra che la stagione dopo conquisterà il primo scudetto: sul terreno di gioco, in quella tarda mattinata di fine ottobre, ci sono, tra gli altri, Sarti, Chiappella, Virgili, e Orzan. Sul campo non c’è partita: la Fiorentina si impone 6-2 contro una formazione che ai tempi militava in quarta divisione. Ma quel pomeriggio rimarrà alla storia, non per quello che succede sul rettangolo verde, ma per quanto accade fuori, o meglio, sopra.
Ad inizio ripresa, all’improvviso, gli occhi di tutti i presenti al Comunale si staccano dal pallone e finiscono all’insù per osservare quanto sta succedendo sopra le loro teste. Il referto arbitrale del tempo ci viene incontro nella ricostruzione: risulta infatti che la partita sia stata sospesa alle ore 14 e 20 circa, per una serie di oggetti non ben definiti che sorvolano lo stadio. Referto e testimonianze di giocatori e dei 10mila spettatori ci parlano di “alcuni oggetti biancastri che si muovono avanti ed indietro” (queste le parole anche di Chiappella).
Le voci dei protagonisti riportano incongruenze su forma e numero di quelle meraviglie volanti; sono diversi i modi per descrivere un fenomeno che da molti viene associato a quello degli UFO. Gli avvistamenti continuano anche in centro, vicino a piazza del Duomo, dopodichè gli oggetti spariscono nell’orizzonte e così, tra l’incredulità generale, si ricomincia a giocare. All’indomani della partita, il 28 ottobre, giornali italiani e non dedicano pagine intere alla notizia e le possibili spiegazioni si sprecano: si va dall’idea di un’esercitazione militare segreta finita male alle più fantasiose teorie di spionaggio intergalattico, tutte supposizioni, ad oggi.
Giorgio Batini, ai tempi capocronista della Nazione, conierà anche il termine “bambagia silicea”, per descrivere la pioggia di strano materiale argentato che cadrà dal cielo una volta che questi oggetti scompariranno, una sorta di fuliggine sottilissima, simile alla ragnatela di un ragno, che al primo contatto svanisce. Oltre mezzo secolo di studi, progressi scientifici, articoli, blog e speciali di Voyager non è comunque bastato a diradare le nubi “fuligginose” su quell’inverosimile pomeriggio in cui calcio e paranormale si sono per un attimo sfiorati.