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DELLA VALLE, Il Menevadecum del Presidente

di Redazione FV
Fonte: TMW

La scorsa settimana Diego Della Valle ha lasciato la carica di patron della Fiorentina, una decisione che ha gettato in allarme gran parte del tifo fiorentino, specialmente nell'immediato quando si paventava un disimpegno complessivo della famiglia. Il gesto si è poi rivelato simbolico visto che il legame tra la famiglia e il sodalizio viola non si ridimensionerà ed anzi il progetto potrebbe allargarsi rispetto al tragitto di relativa austerity intrapreso oltre un anno fa. Una mossa per scuotere l'ambiente e i suoi mugugni che fa il paio con tanti altri episodi del genere, addirittura connotati da una certa dose di stucchevole, per non dire patetica serialità. Presidenti che annunciano l'estremo passo e che poi restano al loro posto in perpetuo. Zamparini ne è il fuoriclasse assoluto, il Messi della situazione, contornato da tanti campioni come ad esempio Cellino e Spinelli che per il torto o la lamentela di turno minacciano (promettono) puntualmente il passo d'addio, per mostrare i muscoli, alzare il tiro o manifestare un senso di frustrazione. Si potrebbero riempire pagine e pagine di Menevadecum, ma rischieremmo di sottovalutare il loro valore piu' intrinseco, forse l'unico veramente autentico: come nei rapporti di coppia, talvolta si afferma qualcosa al solo fine di scongiurarla e rafforzare l'intento opposto. Una grande prova di amore, proviamo a considerarla così, e pur se nel calcio circolano soldi e interessi estranei alla sfera personale, i sentimenti, almeno da un lato, recitano la loro non trascurabile parte.


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