FIORENTINA, La vittoria col Liverpool arriva in Giappone
Fonte: Viola Channel
Dopo la vittoria sul Liverpool, la Fiorentina ha fatto parlare di sé fino in Giappone. Ecco l’articolo scritto dal giornalista Franco Rossi. Novanta minuti per far innamorare Firenze, per incantare l’Italia calcistica e per meravigliare gli inglesi, cioè coloro che il calcio l’hanno inventato. A novembre compirà venti anni, è un calciatore del Montenegro e gioca nella Fiorentina e il 29 settembre scorso ha segnato i due gol che hanno sconfitto il Liverpool in una partita di Champions League che rimarrà nella storia di Firenze. Stevan Jovetic è la stella nascente del calcio italiano (anche se, ripeto, è montenegrino), un calcio che di stelle, dopo le partenze di Ibrahimovic per Barcellona e di Kakà per Madrid, ne ha sempre meno.
Piace Jovetic perché è molto bravo, piace perché dà l’immagine di quella generazione di giovani degli anni Sessanta che con abbigliamenti originali e i capelli lunghi alla Beatles era stata da modello per i ragazzi di ogni parte del mondo.
In realtà Jovetic all’apparenza, come ragazzo, somiglia a uno dei Beatles, la faccia furba, gli occhi vivaci e sognanti, e anche come calciatore è nettamente al di sopra della norma.
Erano in tanti a scrivere e a parlar bene di questo ragazzino che sino a due anni fa giocava nel Partizan di Belgrado e diverse società di ogni parte d’Europa volevano ingaggiarlo.
Ma Pantaleo Corvino, direttore generale della Fiorentina, riuscì a battere la concorrenza di Real Madrid, Chelsea e Inter con uno stratagemma che lo stesso Corvino racconta: “Ho una certa esperienza con i giovani dell’Europa dell’Est e ne ho portati in Italia diversi, per esempio Bojinov e Vucinic. Andai a vedere diverse partite del Partizan e ogni volta Jovetic faceva sempre vedere cose nuove e migliori delle precedenti.”
Corvino ne parlò a Della Valle, il patron della Fiorentina e della Tod’s, si mise d’accordo sui soldi da offrire al Partizan, otto milioni di euro e poi doveva svolgere il compito più difficile, quello di convincere il giocatore ad accettare il trasferimento a Firenze, piuttosto che a Madrid o Londra.
E Corvino usò l’arma della bellezza.
Non la sua, ovviamente, ma quella di Firenze.
“Portai Stevan e i suoi genitori per una settimana a Firenze. Ammirarono le bellezze uniche di questa città, apprezzarono la cucina toscana e le meravigliose dimore nelle colline circostanti e rimasero letteralmente appassionati anche del carattere dolce e affettuoso dei fiorentini.”
Sinceramente non so quanta strada farà la Fiorentina in Champions League, ma l’entusiasmo travolgente che è riuscita a trasmettere la incredibile partita contro il Liverpool e le giocate sublimi di Jovetic (qualcuno l’ha paragonato a Baggio che per anni a Firenze è stato l’idolo incontrastato) hanno portato i giornali inglesi a parlarne come di una rivelazione e subito l’hanno eletto come uno dei migliori “under 20” del mondo.
A vedere la Fiorentina c’era anche la pop star Sting, che vive vicino Firenze, e ne è rimasto affascinato.
Ha detto Sting: “Mi è sembrato in alcune giocate di rivedere l’indimenticabile Best…”
Naturalmente Jovetic, detto anche “Jo-Jo” è subito entrato nel mirino delle grandi italiane, in special modo dell’Inter.
Corvino l’ha pagato otto milioni e per adesso non lo mette in vendita.
“La Fiorentina ha grandi ambizioni per il futuro e per alimentare questa ambizioni ha l’obbligo morale di non vendere il suo giocatore migliore. Al momento per Jovetic non c’è prezzo…”
Al momento no, ma continuando così, magari tra qualche mese per il giovane montenegrino potrebbe aprirsi un’asta colossale.