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SAMP, Duro comunicato contro le voci di mercato

di Redazione FV
Fonte: Sampdoria.it

La sessione estiva del calciomercato 2010/11 si chiude senza sussulto alcuno per quel che riguarda la nostra Sampdoria. Si riparte con tutti i nostri campioni per una nuova e si spera esaltante stagione. Dal 16 maggio scorso ad oggi sono passati esattamente 107 giorni. 107 giorni di fervido entusiasmo per i tifosi della Samp, chiusi sul finale dal sogno svanito legato al possibile ingresso nei gironi della competizione continentale più ambita. 107 giorni comunque indimenticabili, “sporcati” fin dal 16 maggio scorso - e a ben vedere ancor prima - dal continuo, inarrestabile, pesante, a tratti fastidiosissimo can can mediatico inscenato da quotidiani e tv riguardo alle possibili partenze eccellenti di casa nostra.

Un "fastidio" continuo. Per molti, quasi per tutti, la Sampdoria versione 2010/11 avrebbe dovuto presentarsi ai nastri di partenza della stagione in essere, priva di tutti quegli straordinari interpreti capaci non più tardi di 107 giorni fa di regalare alla Genova blucerchiata un’annata da ricordare ed un sogno a lungo cullato ed in ogni caso svanito giocandoselo sul campo fino all’ultimo secondo. Angelo Palombo, Giampaolo Pazzini, Antonio Cassano, Andrea Poli e compagnia si sono visti un giorno sì e l’altro pure vestiti con i colori più improbabili. Accostamenti senza senso quando a conti fatti anche i muri sanno che non esiste divisa e casacca al mondo più bella da indossare di quella sorta dalla comunione cromatica di Sampierdarenese ed Andrea Doria. L’esempio più lampante ci fa pensare ad un notissimo quotidiano nazionale capace in poco più di 100 giorni di vestire con un’altra assai meno affascinante associazione di colori ben nove elementi della attuale rosa a disposizione di mister Di Carlo. Un record… Record “virtuale” poiché alle ore 19.00 e spiccioli del 31 Agosto 2010, nessuno di quei nove calciatori tesserati per la U.C. Sampdoria ha mosso le tende dalla sponda blucerchiata del Bisagno.

La nostra coerenza. Il tutto peraltro senza calcolare minimamente la posizione del sodalizio di Corte Lambruschini, coerente fin da inizio estate nell’affermare - attraverso le parole del presidente Riccardo Garrone e del direttore generale Sergio Gasparin - come non ci si sarebbe privati di uno dei prestigiosi “quadri di famiglia”. Certo il mercato è un grande barnum con il quale ciclicamente bisogna fare necessariamente i conti, ma a prescindere da ciò il fastidio non è mancato… affatto. Un fastidio mitigato da quel piacevole retrogusto della rivincita nei confronti di chi, troppo spesso si dimentica che una “sparata” senza senso può arrivare a ledere i sentimenti e le passioni di una tifoseria intera. L’aver regalato sempre e comunque “rispetto” a tutti evidentemente a poco è servito. Poco male… In fondo siamo ancora tutti qui ed il supermercato non ha proposto né svendite, né saldi. Siamo la squadra più bella del mondo e ci dispiace per gli altri… Cordialità.