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VANOLI, Il ritorno in Italia e quel commento di Pradè

di Redazione FV

Ospite alla Palermo Football Conference, il tecnico del Torino Paolo Vanoli ha parlato del suo ritorno in Italia, a Venezia, dopo le esperienze all'estero, raccontando un retroscena che riguarda un suo amico, l'attuale direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè: "Il ritorno in Italia è stato a Venezia, pensavo anche di meritarmi di più ma D'Amico e Pasqualin mi hanno chiamato per questa società che era ultima in classifica. A quel punto, vi racconto un retroscena, visto che sono amico di Pradè l'ho chiamato per chiedergli un consiglio e mi ha detto le cose in faccia. Mi ha detto: 'sono il direttore della Fiorentina e se mi chiedessero se voglio prendere Vanoli io risponderei: ma chi cazzo è Vanoli?'. Ci sono rimasto un po' male ma mi ha aggiunto che dovevo dimostrare. Mi sono rimboccato le maniche e ho fatto un bellissimo cammino al Venezia".

La scelta del Torino è stata semplice, ringrazierò sempre Cairo e Vagnati, per avermi dato l'occasione di allenare un club che rappresenta la storia del calcio. Sento la responsabilità ed è una grandissima opportunità. Essere primo è stato piacevole ma dobbiamo guardare la realtà, spero di dare soddisfazioni".

Oggi nessuno direbbe "chi cazzo è Vanoli"?
"Lo dico ai giovani, pensavo di essere un allenatore conosciuto ma sentirsi dire quella cosa mi ha fatto pensare che Pradè avesse ragione. È il bello della gavetta".