BARAK: "NON VEDEVO L'ORA DI VESTIRE QUESTA MAGLIA. IL GOL? FELICE MA ORA PIÙ CATTIVERIA"
Fonte: dalla sala stampa del Franchi - Andrea Giannattasio
Giornata di presentazioni in casa Fiorentina: oggi infatti, dalla sala stampa dello stadio Franchi, ha preso la parola il quinto e ultimo acquisto viola Antonin Barak, che ieri contro l'RFS Riga ha realizzato il suo primo gol con la squadra di Italiano. Queste le sue dichiarazioni:
Se gli era mai capitato un impatto così: "Non mi era mai capitato, ma so che nel calcio funziona così. Io mi sono impegnato di subito perché non vedevo l'ora di giocare con questa maglia".
Sul suo ruolo: "Io ho sempre giocato mezzala anche in Nazionale e con Juric ho fatto questo a Verona. Qua ho ritrovato il ruolo in cui preferisco giocare, visto che lo facevo già a Udine".
Sulla rete di ieri: "Potevo avere già segnato prima o contro il Napoli. Stiamo creando tanto ma dobbiamo essere più concreti, specie quando siamo in area. Potevamo fare molti più gol ma sono certo che presto arriveranno. Sono molto sereno per come ha lavorato la squadra. Ieri ho provato una grande gioia. Spero di fare tanti altri gol... anche se ieri dovevamo chiudere la partita anche nel primo tempo. Queste sono partite che capitano".
Su cosa rappresenta nella sua carriera la Fiorentina: "Sono arrivato in un club molto organizzato, con un'idea di calcio che sta crescendo. Questo mi dà veramente tanto dentro di me: posso crescere ancora tanto e posso migliorare. Voglio dimostrare il mio valore e imparare tanto dal mister. Per me Firenze è un salto di qualità. E' solo una questione di testa: se noi capiamo che ogni 3 giorni giochiamo, diventerà tutto più facile. La nostra squadra è molto forte, possiamo raggiungere grandi obiettivi in questa stagione".
Sul calore di Firenze: "Ho subito ricevuto molto calore da parte dei compagni, per me è stato importante perché sono partito con l'obiettivo di centrare grandi risultati. Vedere una tifoseria così calda mi fa molto piacere: mi sono sentito subito molto bene".
Sulla sfida di Bologna: "Sappiamo tutti che il nostro punto debole è la finalizzazione: lì dobbiamo migliorare. Con tutto quello che stiamo facendo, possiamo vincere. Certo, il Bologna è in una situazione non facile ma noi dobbiamo andare lì per prendere tre punti".
Sullo stato fisico della squadra: "Io sto molto bene ma anche la squadra: dobbiamo recuperare qualche giocatore ma quello è normale, giocando ogni tre giorni. Il rischio di un infortunio c'è sempre. Dobbiamo lavorare insieme per vincere le partite. Vedo però bene la squadra. Contro il Napoli c'è stata una intensità impressionante e lì la Fiorentina ha dimostrato di stare bene".
Su dove può migliorare: "Io ho ancora tanti punti deboli e devo migliorare ancora. Sono arrivato dalla Repubblica Ceca con l'orgoglio di giocare in Serie A e di rimanerci soprattutto. Il mio punto di forza è sempre stata la mia testa: io voglio sempre vincere e migliorare. La mia mentalità mi ha portato qua, questa è la mia forza".
Su cosa l'ha stupito del lavoro di Italiano: "Diamo poche possibilità all'avversario di segnare e soprattutto di metterlo sotto con il nostro gioco. Mi ha colpito la sua ambizione nel modo in cui lavora con la squadra. Conosco ancora poco il mister, ma mi sembra un grande professionista. E lo dicono anche i suoi ultimi anni in panchina, dove è riuscito a migliorare i singoli giocatori. Mi fa piacere come il mister ogni giorno mi spiega le situazioni in campo".
Su come si migliora la finalizzazione: "Solo con gli allenamenti, il lavoro e le partite. Ci servirebbe anche una partita in cui un nostro compagno fa un gol ed entra in fiducia. Questo ci aiuterebbe a crescere. La cosa importante è che stiamo creando tanto, questo mi fa stare sereno: la strada è quella giusta".
Sugli obiettivi stagionali: "I miei traguardi sono quelli della squadra: io credo di essere qui perché posso dare una mano alla squadra in fatto di gol e assist. L'importante non sono i miei obiettivi ma quelli della squadra, quando saremo a giugno".
Sulle differenze tra Italiano, Tudor e Juric: "E' importante che ci sia feeling tra l'allenatore e i suoi giocatori: così si capisce quello che io posso dare ai miei tecnici. Gli allenatori che ho avuto mi hanno dato tanto: Italiano ha caratteristiche simili a Juric in fatto di carattere perché sono entrambi ambiziosi e vogliono vincere. Ogni giorno vuole dimostrare tanto e il gioco che stiamo facendo non è solo bello da vedere ma sono certo porterà anche a grandi risultati. Sul numero di gol tutto dipenderà da noi... ci arriveremo".