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BARONI (S. STAMPA), Mai visti i viola così in difficoltà

di Redazione FV
Fonte: dal nostro inviato al Franchi, Niccolò Santi

Il tecnico dell'Hellas Verona, Marco Baroni, ha commentato in sala stampa la sconfitta contro la Fiorentina per 1-0: "C'è tanto dolore perché nel primo tempo meritavamo come minimo un doppio vantaggio. Alla FIorentina, se non la vai a prendere così, fai fare il suo gioco abituale e ti mette in difficoltà. Il gol era evitabile, ma, c'è poco da fare, bisogna andare in vantaggio. Detto questo vedo i presupposti per vincere le partite".

Ci spiega il cambio di Dawidowicz?
"Suslov ha speso tantissimo ed eravamo calati nel secondo tempo, ho visto che loro avevamo portato una superiorità sugli esterni e ho pensato che Dawidowicz potesse ricoprire quel ruolo, quindi ho optato per lui. Magnani? Aveva un problema muscolare e ho preferito cambiarlo".

Saponara merita più spazio?
"Noi dobbiamo trovare equilibri, li stiamo trovando e lo spostamento di Folorunsho è stato congeniale a questo. Così come Saponara ha tanta qualità e può darci un grande mano: il suo subentro era per cercare di giocare più palla addosso all'avversario. Potevamo far partire meglio l'azione, a volte c'è un po' di timore nel far girare la palla e invece dobbiamo riuscirci".

Che dire sugli attaccanti?
"Ci siamo abbassati nella ripresa e questa squadra non deve farlo, però ci sono anche gli avversari e i momenti. È entrato un signore che si chiamo Arthur: per prenderlo ci voleva il fucile (ride, ndr). Andava a prendersi il pallone, è bravo a saltare la prima pressione. Cosa che nel primo tempo facevamo meglio. Le occasioni in generale le abbiamo avute, motivo per cui agli attaccanti dirò "bravi". Ngonge ci sta dando una grande mano, ora devo lavorare sulla testa di tutta la squadra. Devo trasformare la sconfitta in energia positiva".

Adesso due impegni decisivi per chiudere il 2023.
"Dobbiamo affrontare le partite come questa. Quando una squadra ha questa produttività sicuramente si crea i presupposti per invertire quella rotta che tutti vogliamo invertire".

Cosa si dice a una squadra che viene a Firenze, crea ma non vince?
"Devo dire a tutti "bravi". Perché devo avere la capacità di tenere le pressioni, masticando insieme amaro e maturando della convinzione in vista delle prossime partite. La prestazione fa piacere a tutti: non è tanto perché sono di Firenze e seguo la Fiorentina, ma non ho mai visto i viola così in difficoltà. Quindi bene, ma male il risultato nella consapevolezza che questa è la strada".