BUFFON, Terracciano una sorpresa. Vicario mi piace
Fonte: dagli inviati Luciana Magistrato e Andrea Giannattasio
Così il portiere Gianluigi Buffon, presente all'evento per i 20 anni della Fondazione Niccolò Galli, parla così ai microfoni dei media presenti: "Sono sempre stato vicino alla famiglia di Giovanni, la presenza mia e di mia moglie in suo onore è doverosa".
Italia-Argentina ultima di Chiellini?
"Bisogna farsene una ragione, la vita è questa, si mette in archivio e si procede. Giorgio ancora per un annetto o due potrebbe giocare ad altissimi livelli".
Scudetto al Milan.
"Sono stati la squadra più brava perché sulla rosa per me Inter e Juve avevano qualcosa in più. La differenza l'hanno fatta società e allenatore: Pioli è stato bravissimo in questo percorso di due anni e mezzo col Milan, gestire tutto quello stress non è semplice se non ne hai l'abitudine".
Maignan segreto del Milan?
"Senza dubbio hanno avuto un grandissimo portiere. Maignan, Theo e Ibra sono stati i tre fattori, più Leao anche se discontinuo. Questo significa crederci insieme, con un gruppo compatto".
Deluso dalla Juventus?
"Ci sta un piccolo passo falso dopo tanti anni, l'obiettivo era la Champions e arrivarci senza sofferenza per come sono partiti è stato il vero miracolo".
Qualche portiere che evidenzierebbe?
"Mi è piaciuto tanto Vicario, così come Carnesecchi in B che è valido e di grande avvenire. Però Vicario non lo conoscevo benissimo e mi ha sorpreso in positivo".
La Fiorentina le è piaciuta?
"Sì, anche Terracciano è stata una bella e gradita sopresa. La Fiorentina ha avuto un'identità ben precisa e in campo sapeva sempre cosa fare, non è poco: il merito è dell'allenatore".
Perché Vlahovic ha faticato alla Juventus?
"I primi mesi di Juve sono difficili per tutti, c'è un ambiente e una pressione diversa".
Riprenderebbe Pogba?
"Paul è uno che fa la fortuna delle squadre, se hanno pensato a lui avranno i loro validi motivi".
Come riparte l'Italia?
"Intanto da Mancini, che all'Europeo ha fatto cose clamorose. Ora devono consacrarsi e dimostrare di valere quel livello, la vera difficoltà del calcio".
Quanto conta la vittoria della Roma in Conference?
"Mi ha fatto piacere per l'Italia calcistica e per il popolo giallorosso. Prendiamoci questa coppa, che sia di buon auspicio per raggiungerne altre".
Come vede il suo futuro?
"Roseo. Ho altri due anni di contratto col Parma: rimarrò lì perché l'obiettivo e il patto è di tornare in Serie A. Quest'anno non è andata come volevamo per via di qualche errorino".