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DI GENNARO, Viola, ecco come affrontare l'Inter

di Redazione FV
Fonte: dall'inviato Alessandro Di Nardo

A margine della presentazione del suo libro "Io, Dige, mi racconto così..." al Museo del Calcio di Coverciano, l'ex viola Antonio Di Gennaro ha parlato così ai media presenti tra cui Firenzeviola.it: "Nel mio libro racconto il mio personale, il mio rapporto con Firenze, con la famiglia e con la mia vita. Da quando sono nato in Lungarno Colombo e cominciavo a tirare i primi calci ai giardini. A vent'anni volevo smettere di giocare, poi grazie agli affetti si capisce come andare avanti. Per me giocare in Serie A nella città in cui sono nato è stato bellissimo, poi ho fatto bene ad andare a Verona: ho toccato quello che un calciatore spera sempre di fare, un Mondiale".

Chi vince tra Fiorentina e Inter?
"Da cuore viola spero la Fiorentina. Italiano ha messo a posto tutto e non era semplice: mi auguro per lui e per la città che vada per il meglio nei due trofei. Le finali non si giocano, si vincono. L'Inter ha un modulo collaudato, gli mancherà Mkhitaryan e la Fiorentina dovrà riuscire a metterli in difficoltà. Gli esterni viola potrebbero avere spazi e potranno sfruttarli".

È il momento giusto per vincere?
"La prerogative ci sono tutte perché siamo alla fine di un percorso di due anni. I tifosi non mancano mai e in questi casi c'è l'euforia che può portare a grandi risultati".

Si diverte a vedere il calcio di oggi?
"La Nazionale spesso sì. L'altro giorno ho commentato l'Under 20 e l'Italia ha fatto il Brasile con il Brasile. Gli italiani giovani devono poter giocare e sbagliare".

Ritorniamo sulla Fiorentina.
"Le due finali rivalutano tutto. Si può ripartire con qualcosa di importante dopo anni non entusiasmanti".

Possibile un nuovo scudetto come il suo con il Verona?
"Io me lo auguro ma è molto difficile. Ci sono squadre che fanno un calcio importante ma il problema è che tanti club sono indebitati. Bisogna capire come siamo arrivati a questa situazione. Ma essere in tre finali europei significa dover ripartire da qui".

All'ultima Coppa Italia la Fiorentina era alla fine della sua proprietà: cosa cambia oggi?
"Fino alla finale io c'ero con Terim, ci siamo divertiti. Poi è successo che c'era l'indebitamento... Anche se c'erano altre ragioni e qualcuno mi può intendere. Il calcio è cambiato in parte marginale ma questa squadra con Italiano ha cambiato l'atteggiamento".