FREY, Ero più preoccupato a Roma. Invidio Terracciano
Fonte: dagli inviati Luciana Magistrato e Mattia Carletti
Sebastien Frey ha parlato così dall'evento benefico 'Grazie Cesare' da Fiesole, organizzato da Lady Radio: "Ho ricordi fantastici di quel periodo a Firenze, riportando la Fiorentina in Europa ed entusiasmo in una città che se lo merita. Ci sono voluti sacrificio ma anche i giocatori, avevamo un gruppo fantastico e l'allenatore che sapeva parlare di calcio meglio di quasi tutti. Alla fine abbiamo fatto un percorso molto bello e la gente ci ferma ancora".
La finale di Conference League?
"Diciamo che vincere vuol dire restare nella storia, ma io credo che comunque questa Fiorentina ha lasciato un segno che verrà ricordato. Finale di Coppa Italia, di Conference League... E chi dice che non vale niente non capisce che un trofeo è sempre prestigioso. Domani sarà una finale contro gli inglesi, una squadra tosta: hanno individualità più pronte, noi però abbiamo un gruppo più forte. Vincerà il collettivo o l'individualità? Lo vedremo, ma ero molto più preoccupato per la finale di Coppa Italia. Riportare un trofeo a Firenze sarebbe fantastico".
Italiano?
"Sta facendo la differenza. È un grande lavoratore e prima del Mondiale era quasi messo in discussione... Tutto ciò ci ha portato ad una Fiorentina che sta bene con giocatori che sono rinati. I segnali sono positivi ma non mi parlate di mercato per Italiano. Se c'è un progetto resta a Firenze".
Terracciano?
"Gli voglio tanto bene, è un ragazzo fantastico. Capisco le critiche però è stato lineare e si gioca la finale. Lo invidio, mi sarebbe piaciuto giocare una finale con la Fiorentina. Incrocio le dita per lui e per la società".