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GOSENS: "LA FIORENTINA PUÒ FARE IL PERCORSO DELL'ATALANTA. ESSERE QUI ERA DESTINO"

di Redazione FV
Fonte: dal nostro inviato al Viola Park - Samuele Fontanelli

Arrivato in prestito con diritto di riscatto dall'Union Berlino a poche ore dalla fine del mercato estivo, l'esterno tedesco classe 1994 Robin Gosens - già in campo nella formazione titolare della Fiorentina in occasione del pareggio contro il Monza di due weekend fa, dove ha siglato in pieno recupero il gol del 2-2 - viene presentato questo pomeriggio all’interno della sala stampa del “Wind3 Media Center” del Viola Park. Queste le sue parole ai media presenti: 

Cosa rappresenta la Fiorentina?
"Innanzitutto la Fiorentina significa tanto. Un'altra fase in Italia che ho voluto perché in Germania non ci siamo trovati molto bene. Per noi Berlino non è mai stata casa come l'Italia. Per questo la volontà di tornare in Italia è stata molto alta. Sono grato alla Fiorentina per questa opportunità. L'Atalanta è stata la fase migliore della mia carriera e poi l'Inter è stata una squadra importante per me. Adesso voglio fare bene alla Fiorentina, siamo ambiziosi e vogliamo fare bene. Voglio dare una mano".

Il suo nome è stato molto chiacchierato è stata un estate movimenta?
"Si e mi ha fatto molto piacere perché vuol dire che ho lasciato un segno importante qua in Italia. Significa anche che la stagione scorsa è stata importante a livello individuale. Sono molto contento di essere qui".

Quanto l'aiuta il fatto che Gasperini e Palladino giochino simili?
"Per me giocare con lo stesso modulo di Gasperini è utile perché mi rende le cose più facili. Gli allenamenti sono simili, con tanta intensità e tanta corsa. Si vede che Palladino si ispira un po' a lui come detto dallo stesso mister. A me fa piacere perché mi trovo bene come esterno sinistro in un centrocampo sia a quattro che a cinque. In questo modulo posso esprimermi al meglio".

Cosa si aspetta da questa esperienza?
"Sono qui da poco, tutti vogliono risultati subito ma se hai giocatori nuovi serve del tempo. Siamo su una strada importante. C'è forza e qualità nel gioco. Mi aspetto tanto in una piazza importante come Firenze. Sono sicuro che faremo bene".

La Fiorentina era nel suo destino?
"Credo che tutto succeda per un motivo. Una bella casa in Toscana sarebbe uno spettacolo dicevo al mio agente. Quando il mio agente poi mi ha chiamato due settimane dopo con questa possibilità è stato come un segno. Alla fine la cosa si è conclusa all'ultimo giorno del mercato ma è sempre stato un mio obiettivo venire qui. Si forse è stato destino"

Qui a Firenze si può fare un percorso simile a quello fatto dall'Atalanta?
"La Fiorentina ha i presupposti per fare il percorso fatto dall'Atalanta. Ci sono giocatori giovani e con tanta esperienza, è un mix che può fare andare nella direzione di quella presa dall'Atalanta. C'è un centro sportivo bellissimo qui".

Come ha visto la difesa della Fiorentina? Il suo rapporto con Parisi?
"Sicuramente il focus di questi dieci giorni era solo sulla fase difensiva. Chiaramente dobbiamo migliorare tanto. Tra difesa a quattro e a tre è diverso. Abbiamo messo il focus su come muoversi ma siamo sulla strada giusta. Sono molto fiducioso. Spero che con Parisi ci sia un bel rapporto. Mi ha aiutato ad integrarmi e anche io mi metterò a sua disposizione con la mia esperienza".

Può fare anche il terzo di sinistra?
"L'ho fatto qualche volta in Germania all'Union Berlino. Posso esprimermi meglio come esterno con il mio dinamismo ma se c'è bisogno posso adattarmi anche in quella posizione".

Può tornare il Gosens dell'Atalanta?
"Chiaro che con l'Atalanta giocavamo insieme da tanto tempo e la squadra girava benissimo. Io non sono cambiato tanto, anzi sono cresciuto perché l'esperienza all'Inter mi ha aiutato a livello di mentalità. Anche a Berlino sono cresciuto come forma fisica e anche a livello mentale. Quindi ci sono tutti i presupposti per essere quello dell'Atalanta. Cercherò di esserlo perché ne sono capace, lavoro per essere al top sempre".

Quanto ci tiene a rifare i gol e gli assist dell'esperienza vissuta con l'Atalanta?
"Ci tengo perché vuol dire che aiuto la mia squadra segnando e facendo assist. Tutti i giorni cerco di avvicinarmi a quello. Io non ho il talento che hanno altri ma lavoro duro e non mi fermo mai. Solo grazie a questa mentalità sono qui e non voglio fermarmi mai. Sperando che così possa raggiungere i risultati che ho avuto all'Atalanta".

Cosa si aspetta da Palladino? Preferirebbe vincere un trofeo o qualificarsi alla Champions League?
"Per me Gasperini era come un genio che mi mi migliorava ogni giorno. Con Palladino mi aspetto la stessa cosa. MI è piaciuta subito al sua idea. E' un mister molto più giovane quindi sento diversi i rapporti con i giocatori. Si migliora solo dicendo la verità e questo di lui mi piace. La Champions League ho avuto la fortuna di giocarla ed è stata la cosa più importante per la mia crescita. E' stato bellissimo ma alla fine gioco per vincere trofei perché questi rimangono per sempre. Quindi forse dico vincere un trofeo".

Dei suoi gol all'Atalanta molti sono arrivati dalle sponde di Zapata. Spera di trovare questa connessione anche con Kean?
"Ovviamente lo spero. Sono molto fiducioso. Noi stiamo lavorando bene, abbiamo fatto insieme pochi allenamenti però ho visto che protegge molto bene la palla. Onestamente spero di trovarmi bene con tutti perché si può fare la differenza solo se si funziona a livello di squadra. E' importante avere una squadra che lotta e che va nella stessa direzione. Moise mi piace molto".