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IACHINI, CON PIOLI CRESCIUTI INSIEME. LAVORO SU CUTRONE. CHIESA E RIBERY...

di Redazione FV

Alla vigilia della sfida contro il Milan, il tecnico della Fiorentina Beppe Iachini ha parlato in conferenza stampa affrontando i temi della sfida.

Su Stefano Pioli: "C'è un grande ricordo e rapporto. Abbiamo vissuto insieme 7 anni da compagni di squadra, tra cui 5 anni alla Fiorentina dove siamo cresciuti insieme. Ogni volta che ci rivediamo è sempre un piacere. Abbiamo fatto l'Europa insieme sia col Verona che con la Fiorentina. Ogni volta che allena una squadra tifo perché possa fare bene. E penso che la cosa sia reciproca".

Sulla squadra: "Siamo all'inizio del nostro percorso di lavoro. Nel calcio ci sono cose che recepisci subito, altre che necessitano del tempo. Soprattutto in fase di possesso dove dobbiamo mettere in campo un po' più di personalità. Ma i ragazzi si stanno applicando molto bene, anche se nel calcio per certi meccanismi ci vuole tempo. Però siamo andati in gol in diversi e facendo molti gol: questo è già un ottimo risultato. Deve essere nel nostro DNA, sia in casa che in trasferta".

Sul Milan: "È una squadra forte che oggi è ancora più forte perché ha aggiunto il lavoro di Stefano e la mentalità di due giocatori importanti, uno su tutti Ibrahimovic. È un fenomeno. Ha gli occhi anche dietro la testa, sa andare in gol lui e mandare in gol i compagni. In più hanno Rebic che sta vivendo un grande periodo. Dovremo essere attentissimi".

Sui tifosi: "Non c'è niente di più da chiedergli. Ci hanno sempre sostenuto. Magari nei ragazzi è rimasta qualche scoria dall'anno scorso e la salvezza arrivata all'ultimo: certe cose possono riaffiorare ma stiamo lavorando perché non se ne ricordino più. Noi pensiamo a fare una partita perfetta, solo cì potremo andare a fare risultato. Tenendo in considerazione che abbiamo tanti ragazzi giovani".

Su Cutrone: "Mi sto concentrando molto su Patrick Cutrone: ha vissuto sette mesi in naftalina e riprendere il discorso non è mai semplice. Sta migliorando e non è vero che è un attaccante da area di rigore, piuttosto lo definirei un attaccante moderno. Deve ritrovare lo smalto giusto, come è normale che sia. Necessita di qualche settimana in più per recuperare ma lui come tutti devono continuare a lavorare sull'aspetto tattico individuale".

Sulle scelte in attacco: "Patrick serve sempre. Oggi abbiamo una seduta d'allenamento, domani un'altra. Poi decideremo se partire in un modo o in un altro: l'importante è che sto avendo ottime risposte. Poter avere due ragazzi come Cutrone e Dusan è un bene. Abbiamo fatto in modo che diventassero anche amici fuori dal campo: potrebbero anche giocare insieme in futuro. Pensiamo a fare punti e a fare gol: sono arrivati a Genova e anche contro l'Atalanta, speriamo arrivino anche domani".

Sul centrocampo: "In questo momento mi preme puntualizzare il fatto che abbiamo giocato più volte tre partite in settimana dovendo tirare il collo sempre agli stessi ragazzi. Ora poter alternare qualche ragazzo, con Badelj e Duncan in più a centrocampo, ci permette di avere tutti la condizione migliore. Poi dipenderà dalla partita: per me sono tutti titolari, anche Agudelo e Ghezzal. C'è una bella concorrenza e possiamo giocare con più freschezza".

Su Ribery: "Sta lavorando con il fisioterapista, ancora ci vorrà tempo. Sappiamo la sua importanza e la lettura potrebbe essere quella di paragonarlo ad Ibrahimovic, che ha fatto crescere tutto il valore del Milan. Purtroppo noi Franck non lo avremo per un po' di tempo. Un mese, quaranta giorni... Non so quando, ma non possiamo mettergli in fretta. Necessita delle terapie per rimettersi a posto. Nel frattempo il gruppo sa che dovrà andare in campo anche per dare serenità e fiducia a Ribery come a tutti i tifosi. Anche Kouamè sta recuperando da un grave infortunio".

Su Chiesa: "Penso che Federico possa fare qualsiasi ruolo. Parlare solo di esterno è limitativo per lui: con le qualità che ha spostarlo 30 metri più avanti non è vero che è negativo. Tenendolo davanti io ho pensato la stessa cosa che pensai con Dybala: Federico può ritagliarsi uno spazio anche da seconda punta. Stiamo lavorando e su sei partite con me Chiesa ha segnato parecchio. E non lo abbiamo neanche servito a dovere".

Sull'esperienza alla Fiorentina: "C'è chi arriva in certe situazioni prima, chi un po' più tardi. Io continuerò a lavorare con serietà per dare più punti possibili alla mia squadra. Ho vinto anche quattro campionato: quando ho avuto la macchina giusta ho sempre fatto il mio, creando anche attaccanti da 20-25 gol. Con qualche ragazzo in più potrà crescere anche la nostra squadra. Io penso solo al mio lavoro".

Sulle condizioni dei giocatori: "Abbiamo avuto qualche problemino relativo a questioni influenzali, ma dovremo avere tutti a disposizione".

Su Vlahovic: "Voliamo bassi, ha tanti margini di miglioramento ma sa che solo attraverso il lavoro potrà raggiungere grandi obiettivi. Deve ancora migliorare sul controllo di palla".

Su una possibile rivincita dopo la sentenza del Tas: "Noi andiamo sempre in campo per vincere, non pensiamo a queste cose. Non c'è stato nessun input da parte della società".