ITALIANO: «MILENKOVIC QUASI OK. SOTTIL IN BILICO. COMMISSO? CI VUOL DARE UNA "SVEGLIA"»
Fonte: dalla sala stampa dell'Artemio Franchi - Andrea Giannattasio
Giornata di antivigilia in casa Fiorentina: domenica infatti i viola (alle ore 18) sono attesi dall'8a giornata di campionato e l'avversario di turno sarà l'Atalanta, reduce dalla vittoria per 1-0 a Roma contro i giallorossi e in testa alla classifica di Serie A. Dalla sala stampa "Righini" dello stadio Franchi ha preso come di consueto la parola il tecnico Vincenzo Italiano. Ecco le sue dichiarazioni:
Su come sta la squadra: "Quando mancano i nazionali ci sono sempre problemi e in questi due giorni dobbiamo approfondire con tutti. Abbiamo recuperato parzialmente Milenkovic: abbiamo cercato di gestirlo per farlo crescere piano piano. Abbiamo ancora qualche problema, vediamo domani e quanti saranno convocati. Ci aspetta una partita difficile, contro una delle squadre più in forma ma sono fiducioso perché la vittoria sul Verona ci ha fatto lavorare in modo sereno".
Sulla mancanza di vittorie in trasferta: "Dobbiamo essere anche lontano dal Franchi una squadra coraggiosa, lo scorso anno avevamo questa caratteristica qua: dobbiamo accelerare e mostrare lo stesso spirito che abbiamo in casa. Dobbiamo far vedere la stessa identità e intraprendenza. Serve migliorare sotto l'aspetto dell'atteggiamento. Dobbiamo migliorare negli ultimi metri nella fase realizzativa ma dobbiamo crescere. Nulla è perduto, abbiamo solo tre punti in meno rispetto all'anno scorso".
Se la Fiorentina può ancora sorprendere: "Noi siamo stati in grado di fare grandi prestazioni contro Napoli e Juve per cui sappiamo di cosa siamo in grado: a noi ci ha frenato qualche problema sotto porta e lì dobbiamo migliorare. In Serie A prima o poi un gol lo subiamo per cui non dobbiamo aspettare gli avversari".
Sull'Atalanta: "Io non mi sono mai dimenticato dell'Atalanta per le zone alte: ha un allenatore grandioso, con giocatori forti. Sta alternando atteggiamenti uguali all'anno scorso con strategie diverse a secondo degli avversari. Lo scorso anno sono state tutte partite equilibrate, dove abbiamo vinto noi. La voglia di portare a casa il risultato ci ha sempre premiato. Sappiamo che loro sono in grande forma e hanno autostima: sono lì in alto ma per meriti loro".
Su Jovic e il suo ruolo: "Io penso che lui sia un attaccante e anche di razza: ha solo 24 anni quindi anche ampi margini di miglioramento. L'unica cosa che deve migliorare è la sua voglia di essere decisivo. Adesso dobbiamo fargli ritornare il sorriso: dobbiamo portare i nostri attaccanti a livello importante. Lui ha i colpi per confermare di essere un grande centravanti e noi dobbiamo metterlo in condizione di rendere al meglio".
Sui giocatori da valutare e i Nazionali tornati tardi: "Abbiamo ancora due allenamento per recuperare alcune situazioni in bilico, tra cui quella di Sottil. Nico non ha mai giocato, Amrabat ritorna oggi... dovremo fargli alzare l'intensità ma quando la Nazionale chiama le società non possono intervenire. Adesso vediamo Gonzalez come sta".
Sulla squadra poco verticale e le parole di Commisso: "Si può sempre migliorare sotto i punti di vista. La squadra è prima in tante cose nella manovra offensiva, ma dobbiamo migliorare come nell'attacco dei 16 metri finali. Capisco quello che dice il presidente... vuole vincere sempre come voglio vincere io. Le sue parole erano da interpretare come "datevi una svegliata". Anche io vorrei vincere sempre con 4 o 5 gol. Poi però durante una gara ci sta di fare passaggi all'indietro".
Su Kouame come prima punta: "Sì, può fare la prima punta perché ha caratteristiche che gli consentono di farlo: è diverso da Cabral e Jovic. Cercheremo di aumentare le sue percentuali di realizzazione. Lui nasce come punta centrale, poi io l'ho adattato anche come punta esterna".
Su Gollini: "Ha lavorato a parte la settimana scorsa e sta pian piano tornando a regime: conosce bene l'avversario e so che anche lui ci tiene a questa partita. Da qui a domenica sarà al 100%".