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ITALIANO (S. ST.), A Nico girava la testa. Cabral? Ora...

di Redazione FV
Fonte: Dal nostro inviato a Poznan- Pietro Lazzerini

Al termine della partita tra Lech Poznan e Fiorentina, vinta per 4-1 dai viola, ha parlato in conferenza stampa Vincenzo Italiano.

Una grande partita
"La consapevolezza di una squadra che sa che può anche subire gol e non deve abbattersi. Era quello che abbiamo preparato. Dopo l'1-1 è lì che devo fare i complimenti perché non era semplice. Siamo rimasti dentro la gara, siamo andati in vantaggio a fine primo tempo e avremmo potuto segnare ancora. Poi un grandissimo secondo tempo. Siamo stati bravi anche a fare il terzo gol e ad entrare subito in partita con i subentrati. Adesso ci teniamo stretto questo vantaggio".

Come sta Nico?
"Non so se ha preso un colpo in testa, aveva un po' di giramento di testa. Pensavamo di poterlo lasciare in campo ma non è nulla di grave".

Come sono andati gli esterni?
"Ikone bene quando è entrato. Brekalo ha fatto un'ottima gara anche se in un paio di occasioni poteva essere più concreto. Gli faccio però i complimenti. Sono entrati bene tutti, anche Sottil. È solamente il primo round. Ci teniamo stretto il vantaggio e cercheremo di fare il meglio a Firenze".

Come è andato il Lech?
"Avevamo due obiettivi: non farli ragionare e attenzione alle palle dietro la difesa. Siamo stati bravi, l'unica volta che gli abbiamo concesso questo abbiamo preso gol. Per me rimane una squadra molto pericolosa. Abbiamo avuto molto concretezza e siamo in vantaggio di tre gol, ma è grande merito dei ragazzi. Se non sei aggressivo loro arrivano con gli esterni e ti mettono sotto, ma siamo riusciti ad arginarli. La nostra strategia ha pagato. Il Lech va affrontato con grande rispetto perché ti possono sempre mettere in difficoltà".

Ha sentito il coro "Italiano portaci in Europa"?
"Mi dispiace non aver sentito il coro, spero che i tifosi possano cantare ancora e questa gioia possa essere condivisa da tutti. Li ringrazio per questo".

La prestazione di Nico?
"Nico è stato di parola. Quando siamo usciti da qui ieri gli ho detto che aveva avvertito tutti in mondovisione e lui ha risposto dando il là al primo gol e ha fatto un bel gol che è nelle sue corde. Sta sfruttando poco questa dote. Mi dispiace per la sostituzione perché sono convinto che avrebbe potuto ancora fare male".

La Fiorentina ha trovato la dimensione europea?
"Questa Fiorentina non sottovaluta nessuno, affronta gli avversari con la massima attenzione. Tutte le partite sono difficili. Aspettiamo solo la fine per capire se sarà meno complicata o no. Io penso che questa sia stata la grande maturità che abbiamo riportato in questa competizione. Ogni avversario merita grande attenzione e preparazione. Arrivare ad avere questa attenzione anche sul vantaggio è un grande merito, avere questa mentalità vuol dire che abbiamo gente che cresce settimana in settimana".

Jovic e Cabral: più difficile scegliere?
"Sta avendo continuità Cabral perché oltre a fare gol lavora anche tantissimo per la causa, si sacrifica. Credo che se questo è l'atteggiamento da parte di tutti, ecco il motivo per cui ci togliamo grandi soddisfazioni. Jovic ha avuto problemi fisici ma nel momento in cui sono cresciuti entrambi abbiamo avuto grandi soddisfazioni. C'è sempre chi sta meglio, però per me rimangono due giocatori importanti".

Qual è la scintilla che è scattata nell'ultimo periodo?
"C'è che è venuto fuori il lavoro che avevamo fatto in precedenza. Siamo riusciti a far esaltare i nostri attaccanti. Si era creato un clima non bello a Firenze, all'esterno. Ma il nostro problema era il gol e quel tappo prima o poi dovevamo toglierlo. Credo che ciò si sia verificato. Da quando abbiamo iniziato a segnare, abbiamo preso fiducia. Poi riconfermo la crescita di tanti ragazzi. Tutte le prestazioni creano un collettivo che è dura non riesca ad ottenere risultati".