.

ITALIANO (S. STAMPA), Cosa mi ha detto Gasp. Ho fatto una battuta a Pradè

di Redazione FV
Fonte: Dal Gewiss Stadium, Giacomo A. Galassi

Vincenzo Italiano parla in conferenza stampa dopo la partita contro l'Atalanta, queste le sue parole: "Questa decisione definitiva l'abbiamo prersa tutti insieme tante settimane fa con il presidente, la moglie e tutti i componenti della dirigenza. Penso che sia anche giusto, per tutte le energie che abbiamo riversato: arrivi ad un certo punto dove bisogna fermarsi e lasciare spazio ad un altro modo di ragionare. Qui si è dato il massimo e chi arriverrà potrà continuare un percorso importante. Abbiamo fatto il punto su questi tre anni in spogliatoio, vado via sperando di aver lasciato qualcosa a tutti perché credo siano stati tre anni positivi. L'unico dispiacere è non aver raggiunto quella coppa. Ma come mi ha detto Gasperini, i percorsi valgono: quello che abbiamo fatto resterà per sempre. Ci sarà tempo per la Fiorentina per vincere un trofeo, come fatto qua a Bergamo. Vado via diverso, prima la pensavo in un modo ora in tantissime cose la penso diversamente grazie al popolo viola".

Il momento migliore e il peggiore a Firenze?
"Rigiocherei Olympiacos-Fiorentina, perché tutti ci credevamo e pensavamo di poter battere il nostro avversario per chiudere il cerchio. Il momento più triste la perdita del nostro direttore, uno dei momenti più brutti da quando starò nel calcio. L'amore nei suoi confronti ci ha spinto a qualcosa di importante".

Pradè ha detto che con la Conference sarebbe rimasto.
"Le vittorie ogni tanto fanno brutti scherzi, poi il troppo amore ogni tanto fa ragionare in maniera diversa. Credo che il rapporto che si è creato con tutti resterà per sempre. Al direttore ho fatto una battuta: 'va via un allenatore che ti saluterà quando ti incontrerà (ride, ndr)'. Dispiace veramente non aver vinto la Conference e questo è un dispiacere veramente enorme".

Sarebbe restato 8 anni come Gasperini?
"Il calcio va veramente veloce e in alcuni momenti vorresti restare tutta la vita e altri in cui te ne vuoi andare subito. Il calcio è fatto così. Poi però ci sono pagine che ti rendono orgoglioso. A volte sì, a volte no: ci sono stati momenti fantastici e altri in cui le critiche come il 'fate ridere' che poi abbiamo chiarito subito".

Si aspettava qualcosa dal mercato di gennaio?
"Tutti ci aspettavamo di fare bene dopo essere arrivati in alto. Ci abbiamo messo del nostro, penso sia stata un'occasione che potevamo sfruttare meglio sia sul mercato che noi quando sono rientrati i nostri giocatori. Alla fine concludiamo con 60 punti, volevamo arrivare sopra il settimo-ottavo posto e non ci siamo riusciti ma il cammino europeo ti toglie qualcosa. Un percorso comunque fantastico, tre anni per me indimenticabili. Non portare dentro il colore viola è impossibile, anche per i dolori".

Quale sarà il futuro di Italiano? 
"Ora come faranno tutte le società rifletterò come proseguire al meglio, a partire da domani. Spero di togliermi ancora qualche soddisfazione e di incontrare gente favolosa come qua a Firenze. Cercheremo di non sbagliare e fare la scelta giusta".

Con la Fiesole?
"Tutto a posto".