ITALIANO (S. STAMPA), Peccato non aver fatto la storia
Fonte: dalla sala stampa del Franchi - Giacomo A. Galassi
Dopo il pareggio contro lo Spezia, Vincenzo Italiano ha parlato così in conferenza stampa: "Il vero dispiacere è aver mancato la decima vittoria consecutiva e non essere entrati nella storia della Fiorentina. Non esiste rischiare di macchiare una grande gara con una palla persa, abbiamo creato molto bene, con lucidità e preso due pali creando situazioni di grande pericolo. Non era importante vincere per la classifica quanto per essere gli unici nella storia con dieci vittorie".
Come ha visto Sottil, a che punto è?
"Non è al massimo, vogliamo recuperarlo perché può creare pericolo in ogni momento. La condizione non è al top, ma può trovarla andando sempre forte".
Soddisfatto di Brekalo?
"Sì, è entrato bene. Già Sottil si era isolato molte volte sull'uno-contro-uno, lui è bravo e più freddo di altri. Sul palo è stato sfortunato".
Quanto manca al 100% del potenziale?
"Abbiamo speranze di migliorare, anche se manca solo un mese e mezzo. Possono darci tutti mano: mancano i gol di Ikone e degli altri esterni, i movimenti di Gonzalez... Se li troviamo, è benzina. La mia squadra va forte e fa le prestazioni, tenendo alla grande sul lato fisico. Possiamo ancora migliorare molto".
Come si parla con Igor dopo un errore a fronte di tante ottime prove?
"Di fronte a lui c'era uno dei migliori attaccanti della categoria, Nzola, è in autostima e fiducia e mette tutti in difficoltà. Hanno segnato in maniera simile all'Inter, anche se oggi ha lavorato da solo. I gol da rinvio del portiere sono evitabilissimi, Igor deve migliorare su queste cose e nell'ultimo mese e mezzo possiamo evitare situazioni così. Però sì, non possiamo puntare il dito su un ragazzo che stava giocando così per un errore, passa in secondo piano".
Infastidito dai tanti falli della ripresa?
"Bravo lo Spezia, ha spezzettato la gara e ci ha limitati con questo atteggiamento. Siamo sfortunati a non beccare secondi gialli, ci vuole sia bravura che fortuna. A Milano si è detto che siamo stati fortunati, oggi direi che è successo ai nostri avversari. Complimenti a loro, ma perdere oggi non era giusto".