.

MAZZINI, Viola Park non diventi Luna Park. Stadio...

di Redazione FV
Fonte: dall'inviata Luciana Magistrato

L'ex vice-presidente federale Innocenzo Mazzini ha parlato ai media presenti, tra cui FirenzeViola.it, alla mostra per i 100 anni dalla nascita di Artemio Franchi. Queste le sue dichiarazioni: "Io l'ho conosciuto in maniera marginale, io ero impegnato nel monto dilettantistico, lui era già un big della Federazione e non solo. L'ho incontrato una volta nel suo ufficio a Firenze, ed era al telefono con Giampiero Boniperti, che a quel tempo era presidente della Juventus. Ci parlava in maniera confidenziale, ma con grande rispetto. Era una persona amabile, tutti gli riconscevano un carisma tale che faceva capire che era di un altro livello. È stato il più grande dirigente federale, resterà nella storia del calcio. Era un personaggio amabilissimo, non arrogante e sempre disponibile con tutti. Emanava un aurea di grandezza che tutti gli riconoscevano".

Che contributo può dare la Fiorentina alla rinascita del calcio italiano?
"I viola ha un grande appeal perché è sempre stata una fucina di bravi gioovani calciatori... Non dico gli ultimi perché sennò ci sarebbe troppo rimpianto. Commisso finalmente ha fatto una cosa che mancava da troppo tempo, la 'Cittadella per giovani calciatori', chiamamola così. Questa però non deve diventare il Luna Park, deve diventare una fucina di calciatori bravi perché i difensori, i portieri, i centrocampisti di quantità, si fanno in casa. Invece i playmaker e specialmente i bomber nascono così, sono talentuosi oppure no. Possiamo migliorarli, ma hanno qualità innate. Quando la Fiorentina esprime calciatori come Chiesa e Zaniolo sono delle perle che hanno già di per sé delle qualità. Poi le possiamo migliorare adattandoli al gioco di squadra, però ricordiamoci sempre che è importante tutti i giorni ripassare la tecnica individuale, come Nils Liedholm che metteva a farla anche un campione brasiliano che faceva finta di essere italiano come Bruno Conti".

Che ne pensa del progetto per la ristrutturazione del Franchi?
"A me piace perché credo che unisca sia la memoria, di cui non dobbiamo mai tralasciare l'importanza, e la modernità con tutto quello che comporta, i servizi, etc... Credo sia una bella cosa e sono contento che sia stato fatto questo tipo di investimento che darà sicuramente lustro a Firenze".