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NARDELLA, IL FRANCHI LO FACCIAMO DA SOLI. ILLUSTRERÒ IL PIANO A COMMISSO

di Redazione FV
Fonte: a cura di Riccardo Barlacchi

Dario Nardella, sindaco di Firenze, è intervenuto in conferenza stampa nella Sala dei Dugento di Palazzo Vecchio per affrontare il tema relativo allo stadio Artemio Franchi:

"Abbiamo organizzato questa conferenza stampa per presentare ciò che abbiamo deciso di fare in merito allo stadio Franchi, in seguito al decreto ministeriale. Voglio subito dire che, da ora in poi, lavorerò insieme ai miei colleghi per portare in fondo il progetto di restyling, mettendo da parte tutte le polemiche, perché con queste non si arriva da nessuna parte. Mi interessa partire da un quadro chiaro e lavorare per dare a Firenze uno stadio all'altezza delle ambizioni sportive della città e degli standard migliori possibili. Nel decreto vi sono delle aperture che si possono e si devono sfruttare. La prima è la disponibilità di adeguare lo stadio agli standard della Uefa. Secondo elemento è la possibilità di utilizzare volumi commerciali all'interno e all'esterno dello stadio. Il terzo elemento: la copertura dello stadio e la realizzazione di curve duplicate. Per la prima volta abbiamo degli atti che dicono cosa si può fare e cosa no. Prendiamo atto della decisione della Fiorentina. Noi non possiamo permettere che lo stadio venga abbandonato, faremo da soli. Ci siamo messi subito a lavoro con tutte le componenti politiche del caso. Il progetto coinvolgerà grandissima parte della giunta, è ambizioso. Abbiamo già definito il percorso che ci porterà al nuovo Franchi. A febbraio avremo i muratori allo stadio. partiamo coi primi interventi della messa in sicurezza con un investimento di 300.000 euro, subito dopo porteremo a termine la messa in sicurezza con una spesa di un milione di euro entro la fine dell'anno già approvato in bilancio. Noi puntiamo a restituire lo stadio ai tifosi dopo la fine dell'emergenza covid senza nessuna criticità sull'accesso alla struttura. Faremo poi dopo la prima fase, un intervento di 7 milioni di euro per la sicurezza antisismica nel 2022. La seconda fase riguarda il restyiling in senso stretto. Siamo un ente pubblico, dovremo quindi fare una gara pubblica, un concorso di altissimo livello che ci permetterà di dare alla città di Firenze un risultato di qualità. sappiamo che se lo stadio fosse stato realizzato nuovo, in questo caso la Fiorentina avrebbe potuto fare affidamento diretto ad un progettista. Inviteremo i migliori progettisti a partecipare al concorso. Occorrerà fare una serie di analisi geologiche, che si farà in questi primi tre mesi. Passeremo poi alla pubblicazione del percorso internazionale. La prima parte del concorso riguarderà il progetto, quindi il primo gruppo dei vincitori selezionati che passeranno alla seconda parte in cui verrano selezionati dei "finalisti". La scelta del progetto finale spetterà a una commissione internazionale di grande importanza. Vogliamo tenere insieme la storia dello stadio Franchi e allo stesso tempo di realizzare una struttura moderna e sostenibile, sarà uno stadio verde. la prima fase terminerà entro settembre. Nel frattempo pubblicheremo il bando internazionale e puntiamo ad affidare i lavori entro il 2023 e iniziarli entro la fine del mandato. Dal punto di vista economico non spenderemo un euro a carico dei cittadini. Vogliamo ottenere un finanziamento a tasso zero, ho già contattato la banca internazionale degli investimenti. Non sarà fatta alcuna operazione di speculazione commerciale. Lo stadio deve essere fatto per giocare a calcio e pensato per i tifosi. Metteremo tra gli obiettivi del progetto il museo della storia della Fiorentina. È una strada di non ritorno, noi faremo lo stadio nuovo. Mi gioco tutta la mia credibilità di sindaco. Coi tifosi faremo passo passo il punto sui lavori, vogliamo coinvolgerli. I detrattori stiano a casa loro. Chi vuol dare una mano è ben accetto. chi vuole criticare e polemizzare può stare a casa sua. Agli architetti: oltre a firmare appelli, firmate progetti. Mettetevi in gioco. Non avete più alibi. Non vogliamo avventurieri o persone in cerca di notorietà. Prediligeremo aziende con esperienza e disponibilità economica. Riqualificheremo anche la zona di Campo di Marte. Vogliamo costruire un grande parcheggio a ridosso di Via Campo D'Arrigo. Realizzeremo una nuova passerella che consentirà un ingresso facile. Andremo avanti spediti con la progettazione della linea tranviaria, che arriverà davanti allo stadio. Il ministero delle infrastrutture e dei trasporti conferma 249 milioni di euro per la nuova tramvia. per quanto riguarda il Franchi abbiamo calcolato più di 100 milioni di investimento. Non ho avuto la possibilità di incontrare Rocco Commisso in questi giorni. Sono fiducioso di vederlo prossimamente. Gli illustrerò i dettagli dell'operazione che faremo, perché è necessario andare avanti nel rapporto di collaborazione. Nelle varie opzioni discusse col patron, quella dell'intervento pubblico era presente. Abbiamo fatto tutti i passaggi possibili affinché fosse il privato a intervenire. Prendiamo atto che questo non sia stato possibile. A me interessa, a questo punto, andare fino in fondo".

Il sindaco risponde, poi, alle domande dei giornalisti:

Sulla possibilità di stadio nuovo a Campi: "Non si tratta più di un tentativo, noi realizzeremo il nuovo Franchi, non si sono altro opzioni. Poi la Fiorentina è libera di realizzare lo stadio a Campi o altrove. Noi proseguiamo sul Franchi, perché non può essere abbandonato. Ho l'obbligo di rilanciare un immobile di proprietà del Comune". 

Su rischio di nuove frenate: "Finora abbiamo dovuto fare i conti con un progetto privato. Era sempre un sistema a doppia chiave, se non c'era la chiave del privato, non si poteva fare niente. Ora ci siamo solo noi. Ora sono io che parlo, mi prendo io la responsabilità e porto avanti il progetto. Se la Fiorentina vuole stare con noi, siamo super disponibili".

Su altre opzioni: "Non sono disposto a valutarle. È finito il tempo dei tentativi e delle ipotesi. Ora c'è un solo progetto. Mettiamoci a lavoro".

Su investimento pubblico: "C'è apertura a spazi commerciali nuovi. Le attività economiche e commerciali saranno all'interno. All'esterno se sarà possibile, ci saranno attività. Con queste ci impegneremo a ripianare le spese dell'investimento".

Su dove giocherà la Fiorentina durante i lavori: "È presto per dirlo, ma non penso che ci saranno dei problemi. Ci confronteremo con la Fiorentina. Le relazione con ACF sono ottime e prendiamo atto della loro legittima decisione". 

Sul rapporto con Commisso: "È sempre stato ottimo, mai uno screzio. Andiamo d'accordo anche con la musica. Nutro per lui un grande rispetto. Non ho mai avuto conflitti neanche coi Della Valle. Commisso è stato chiaro: con la condizione della demolizione, il Franchi lo avrebbe fatto lui. Io non rimprovero nulla a nessuno. Abbiamo tentato di trovare un accordo, ma non ci siamo riusciti. Io rispetto la volontà della Fiorentina e ora i lavori li faccio io. Mi gioco la mia credibilità nel pieno rispetto della volontà del presidente. Daremo grande attenzione alla Fiorentina sul piano della realizzazione. Lo stadio lo facciamo per la squadra e per i tifosi. È giusto quindi sentire il parere della società, ma con un rapporto diverso. Se la proprietà intenderà entrare nella gestione dei volumi commerciali, può essere che ci siano delle possibilità".

Sull'investimento: "249 milioni per la tramvia (già assegnati col decreto di venerdì scorso), 100 per lo stadio e 30-50 per l'area di Campo di Marte. È un impegno straordinario per il quartiere, che significa posti di lavoro, sviluppo e opportunità d'investimento. Una grandissima opportunità per cittadini e imprese del quartiere 2".

Sui contatti con la Fiorentina: "Ho parlato con Giuseppe Barone sia venerdì, sia sabato. Ci siamo scambiati dei messaggi ieri e ci siamo detti che al più presto ci vedremo".

Sul confronto con gli architetti: "Chiedo che siano coerenti con l'attenzione da loro riservata verso lo stadio Franchi. Mi aspetto una risposta positiva in tal senso. Intendo invitare i grandi architetti internazionali e stranieri".

Su altre soluzioni in altre città: "Ieri abbiamo giocato a Napoli, non vi devo raccontare io la situazione sullo Stadio Maradona di Napoli. A Milano stanno ancora discutendo su cosa fare. A Roma stanno ancora discutendo sui nuovi stadi di Roma e Lazio. Lo stesso a Genova. Sono stati realizzati degli esempi, ma sono una minoranza. Non faccio confronti, perché lo stadio di Firenze non è uguale agli altri. Anche rispetto al Flaminio ha una differenza sostanziale. Quello romano è fermo da anni. Realizzeremo l'opera più bella del mondo e lasceremo tutti a bocca aperta".

Sui campini: "Rientrano nel territorio di riqualificazione urbana. Quando partiremo con il bando, definiremo anche i dettagli.Faremo le cose in grande".

Sulla figura di Michele Uva: "Ha un compito tale da non poter intervenire su strutture e impianti sportivi. Tuttavia continuerò a chiedergli consigli su come lavorare. Ci potrà dare una mano sugli standard Uefa". 

Mancata presentazione del piano economico finanziario da parte della Fiorentina: "Prendo atto di quello che hanno deciso. Non esprimo valutazioni su questo rilievo che è stato fatto sul decreto del ministero".