PALLADINO (S. STAMPA), Primo tempo? Colpa mia. Viola...
Fonte: dal nostro inviato, Niccolò Santi
Così in conferenza stampa l'allenatore del Monza, Raffaele Palladino, dopo l'1-1 rimediato contro la Fiorentina: "Prima di arrivare all'intervallo abbiamo sbagliato il primo tempo per demerito mio. Ho messo in difficoltà la squadra leggendo male delle situazioni. Ringrazio i ragazzi perché quelli del primo tempo si sono sacrificati. Merito anche della Fiorentina, che è forte, temibile e sta bene fisicamente. È allenata bene da un bravissimo tecnico. Un po' io e un po' la Fiorentina hanno fatto sì che il primo tempo sia andato così. Poi ho cercato di aggiustare la squadra, cambiando la catena di sinistra dove non riuscivamo a uscire. Ho messo i quinti che potevano ripartire anche da dietro. E abbiamo messo in difficoltà i viola. Direi che è stato un tempo a testa. Il risultato è giusto, ci dà grande autostima per il prosieguo del campionato".
È soddisfatto della ripresa? E cosa ha detto a Petagna sull'errore?
"Sbagliano tutti, l'errore tecnico non lo giudico. È venuto lui a scusarsi, gli ho detto che il gol arriverà. Chi è entrato ha fatto la differenza, dando grande mano alla squadra che era in difficoltà. Sono stati tutti davvero bravi. Andrea (Petagna, ndr) ci ha dato riferimento davanti".
Più contento del secondo tempo o più rammaricato del primo tempo?
"Il primo tempo è stato colpa mia, ma mi è piaciuto lo spirito della squadra nei momenti di difficoltà. Nel secondo tempo sono super soddisfatto: venire a Firenze, fare partita e tenere botta non è mai facile. Il nostro campionato deve essere questo, cercando di arrivare il prima possibile alla salvezza".
Cosa avrebbe pensato nel sapere che a questo punto avrebbe avuto solo 3 punti in meno di una squadra fa l'Europa?
"Mi dà tanto orgoglio, io lavoro con serenità e ho l'obiettivo di salvare la squadra. Non guardo la classifica, guardo le nostre prestazioni e cerco di migliorare la squadra giorno dopo giorno".
Due parole per Pablo Marì che è rientrato.
"È un grande giocatore e una grande persona. Ero indeciso, poi gli ho parlato dicendogli che partiva dalla panchina: è stato super disponibile, quando è entrato ha fatto la differenza dandoci coraggio. Ce lo teniamo stretto".
Quanto turn over pensa di fare con l'Inter?
"Vediamo domani, oggi non posso avere le idee ben chiare. La mia fortuna è avere un gruppo di ragazzi che sono tutti dentro. Sono calciatori che magari hanno giocato meno e avere tesserati come loro che, quando chiamati in causa, fanno bene è un pregio".