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PRANDELLI: DOMANI GARA DA VINCERE A TUTTI I COSTI. GRUPPO HA CARATTERE. E SU CUTRONE...

di Redazione FV
Fonte: a cura di Andrea Giannattasio

Vigilia di monday-night in casa Fiorentina, coi viola che domani sera alle 20:45 affronteranno al Franchi il Genoa nel posticipo della 10a giornata di Serie A. Presso la sala stampa dello stadio ha preso la parola il tecnico viola Cesare Prandelli, che ha introdotto i temi della partita dopo aver passato gli ultimi giorni in quarantena dopo la falsa positività al Covid-19:

Se la partita di domani è la prima finale salvezza: "Sarà una partita determinante, la vogliamo giocare da Fiorentina, in qualsiasi momento vogliamo essere lucidi e capaci di cambiare le situazioni di gioco. Dobbiamo però vincere e per questo servirà molta pazienza, abbiamo lavorato per questo obiettivo".

Se la squadra ha paura della partita: "La paura l'abbiamo conosciuta ed affrontata: i ragazzi hanno capito cosa voglia dire affrontarla, non mi piace dire che è una partita da vita o morte ma sicuramente è una gara importante. Dobbiamo arrivare a quota 40 punti. Nelle prossime settimane ci aspetta un cammino di grande preoccupazione, non dovremo mai abbassare la testa o arretrare. Purtroppo ci mancano i tifosi, dovremo essere bravi noi a far quello che faremmo coi tifosi sugli spalti: mai abbassare la guardia ma pensare a vincere".

Sul ritmo della squadra che cambia spesso e su Ribery e Callejon: "L'intensità è fondamentale e loro sono due calciatori che devono avere ritmi per creare situazioni pericolose. Fino a due mesi fa c'era un giocatore che portava al limite dell'area avversaria il pallone ma ora non c'è più: senza di lui dobbiamo fare lo stesso e per questo serve collaborazione e spirito di squadra".

Su come ha vissuto i giorni a casa per il Covid: "Ho vissuto quei giorni con difficoltà, ma mi consideravo sempre un privilegiato perché siamo in un momento difficile per tutti ed ho vissuto questa situazione in modo meno preoccupante perché ogni giorno facevo i tamponi".

Su Cutrone: "Negli atteggiamenti in allenamento non gli si può rimproverare nulla. Per ora ho scelto una punta diversa da lui per caratteristiche. Lui deve avere pazienza ed aspettare la sua occasione, se pensa troppo a se stesso diventa più complicato. Ma se uno non è contento di rimanere alla Fiorentina per me può andare via: io però non ho messo da parte nessuno".

Se qualcuno gli ha chiesto di andare via: "Quando ho incontrato la squadra il primo giorno ho detto a tutti che voglio avere a che fare con uomini prima che con calciatori: chi pensa a se stesso, non può far parte della squadra ma non posso entrare nella testa dei calciatori. Io però non trattengo nessuno, anche se ho avuto la percezione che la squadra mi segua".

Se ora manca l'apporto dei giocatori di esperienza: "Nei momenti di grande difficoltà escono i leader, che percepiscono prima degli altri le difficoltà: noi abbiamo una squadra che ha le qualità di poter gestire questa situazione. Loro sono il traino per il miglioramento dei giovani".

Sull'apporto della società: "La società non ha colpe se ci troviamo in questa situazione: la critica era tutta positiva su questa squadra in estate, tutto era pianificato nel modo giusto. Forse invece c'è stata troppa aspettativa e chi doveva fare il salto di qualità non lo ha fatto. Dobbiamo far sì che la critica positiva torni. Rocco è una persona che va tenuta stretta perché è arrivato qua dall'America e ha investito. Teniamocelo stretto: la mia paura è che si stanchi. Ha già messo in piedi il centro sportivo, sta lavorando per lo stadio nuovo. Siamo impazziti, vogliamo farlo andare via? Se la critica ci dev'essere, va fatta a me e alla squadra, non al club. Non voglio usare buonismo, mi assumo le mie responsabilità".

Sulle critiche del tifo con lo striscione: "Firenze è abituata a vivere così, noi dobbiamo affrontare questo momento a viso aperto. I tifosi vogliono sentirsi rappresentati".

Sul Genoa: "In questo momento vorremmo vincere giocando male, il Genoa è una squadra interessante che ha due giocatori davanti molto forti. Può giocare in tanti modi, con la difesa a 5 o a 4. Alla fine però dipenderà tutto da noi, da come stiamo in campo".

Su Balotelli che è andato al Monza: "Mario ritrova il suo vero padre, ovvero il dottor Galliani. Penso che il Monza sia il posto giusto dove può ricominciare il suo percorso".

Sul suo stato d'animo e se è la gara più dura della sua esperienza: "E' una gara difficile ma la tensione va usata per lunedì sera. Non è paragonabile alla tensione che c'era quando siamo partiti da -19 in classifica. Lì però il gruppo c'era, sapevo che nessuno avrebbe tradito la maglia e le aspettative. Ora il gruppo deve capire che si può superare le difficoltà insieme".

Se la squadra ha il carattere per uscire da questa situazione: "Sì, la squadra ha carattere e domani lo dimostrerà".

Se domani punterà su Vlahovic o su Kouame: "Non faccio mai dichiarazioni sui singoli, chi scende in campo lo saprà domani. Dusan è sulla buona strada così come Christian e tanti altri. Noi siamo pronti".

Sul modulo 4-3-3 o 4-3-1-2: "Io ho sempre cercato di lavorare su sistemi di gioco in cui nella squadra ci fossero dei doppioni, dobbiamo essere bravi per tutte le situazioni".

Su Ribery: "Sta bene, mentalmente è a posto. Mi son fatto un'idea di questo campionato strano: ci sono molti giocatori che di solito soffrono le pressioni del pubblico e le gare calde, adesso invece questi stanno osando perché non ci sono spettatori e stanno facendo bene. I campioni invece soffrono di più perché sfidano il pubblico e si sentono leader nel farlo e ora senza la gente vanno in difficoltà. Ribery è uno di questi, deve pensare che sugli spalti ci sono i tifosi che si aspettano una giocata da parte sua".