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RITORNI, Giusto premiare Kayode, è un combattente

di Redazione FV
Fonte: dai nostri inviati Luciana Magistrato e Lorenzo Marucci

Andrea Ritorni, capo Scouting della Vigo Global Sport di Claudio Vigorelli e scopritore di Michael Kayode, durante il premio "La Clessidra" ha parlato così del terzino viola ai microfoni di FirenzeViola.it: "La soddisfazione è tanta, giusto che Mike sia stato premiato e spero sia uno dei tanti che potrà ricevere. Se l'è conquistato con sacrificio, umiltà e dedizione oltre che nel gioco".

Si è fatto trovare pronto: "Lui è un umile, è sereno ma anche un combattente. Sta sul pezzo ogni giorno, arriva prima e va via dopo dagli allenamenti, si applica molto sugli schemi tattici del mister. Un dispiacere che uno come Dodo sia mancato, ma è stato la chioccia di Mike. Sono in buoni rapporti, è stato un dolore vederlo infortunarsi. Diciamo a Dodo di tornare prima possibile sul campo".

Qual è la prima qualità di Kayode che l'ha colpita?
"L'avevo visto due volte sole, ma il grande motore. Tremendo. Ha una gran struttura fisica e poi quando ci ho parlato ho visto l'umiltà. Ringrazio la famiglia e i genitori. Si vedeva che volesse arrivare e che non badava agli ostacoli anche venendo dalla Juventus e con qualche dispiacere calcistico. Si sta togliendo dei sassolini dalle scarpe ma siamo solo all'inizio. Io me l'aspettavo così, forse non in così breve tempo".

Come ha vissuto lo stop per l'infortunio?
"Male. Ricordo la sera che ci siamo sentiti diverse volte per sapere l'entità. Devo dire che la Fiorentina è stata brava ed efficace fin da subito nel capire cosa avesse. L'infortunio non è gravissimo, lui voleva recuperare velocemente: sta anche accorciando i tempi, vuole essere a disposizione di Italiano".

La Nazionale maggiore è il suo futuro?
"Sicuramente l'infortunio gli ha dato un handicap, nel suo ruolo sarebbe mancato anche un altro giocatore. Ma le cose non accadono a caso, ora ha la testa su tornare prima possibile ed esserci già col Milan. Se continuerà così avrà la sua convocazione in Nazionale".

Nei dilettanti quindi è possibile trovare gente pronta: "Io ho sempre pescato dai dilettanti, guardo attentamente ogni girone d'Italia. Se hai occhio e intuizione, puoi trovare un altro Kayode della situazione. Non è facile, bisogna anche mettere il giocatore in mano a una società seria. Io ringrazio sempre Aquilani, che per Mike è stato un maestro. Ma il lavoro è stato collettivo, partiva dai dirigenti e arrivava a noi".

Col Milan tornerà?
"Spero tanto di sì, per lui e per la Fiorentina".