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SPALLETTI, La Toscana è il mio sangue. Convocazioni...

di Luciana Magistrato
Fonte: dall'inviata a Coverciano, Luciana Magistrato

Iniziato il ritiro della Nazionale (tra i viola è convocato il solo Bonaventura) in vista delle prossime due gare decisive per la qualificazione a Euro 2024. Come di consueto il primo giorno parla il ct Luciano Spalletti.

Criteri delle scelte ed esclusioni? "Io non sconvoco nessuno. Su Immobile, lo riteniamo un giocatore importante e che seguiamo con grande attenzione come tutti gli altri e teniamo conto di tante cose. In questo momento mi sembrava che gli altri tre fossero più in condizione nonostante in Coppa abbia fatto un gran gol. Poi i criteri sono quelli di andare a vincere le partite e di tenere conto di tante cose. Ma ci lavoro nella totalità sulle scelte. Dipende anche dal momento che stanno attraversando con il loro club, molte sono riconferme come Jorginho che nella prima convocazione non aveva mai giocato, nella seconda poco da titolare ma aveva fatto vedere e sentito la voglia di far parte di questo gruppo, avendoci parlato frequentemente. E' tornato il regista che indica alla squadra dove andare, è stato fatto capitano, gioca frequentemente perciò ci sono dei segnali precisi".

Su convocazione di Zaniolo: "Zaniolo ha sempre detto di aver giocato su cose su cui si può scommettere e continuava a dire che era pulito su quelle che erano le accuse. Prima di chiamarlo ho parlato con la Federazione e non c'era niente che vietasse di convocarlo".

Su assenti: "Udogie è infortunato. C'è Cambiaso che ha una caviglia gonfia, Cristante che ha un affaticamento muscolare e c'è da fare attenzione al primo e al secondo allenamento. Locatelli l'abbiamo mandato a casa. Jorginho ha dei punti in testa rimediati nell'ultima partita, bisogna fare grande attenzione perché ha qualche punto di sutura. Ma noi abbiamo bisogno dei suoi piedi".

Su iniziativa del Bambin Gesù con Totti: "La Federazione è sempre molto attenta a questi fatti dove c'è bisogno di presenza. Io già quando ero a Roma avevo avuto la possibilità di andare a condividere qualche momento di felicità con questi bambini, per cui sono felice di tornarci. Visto che poi c'era da fare questo incontro con Totti era giusto riuscire a metterlo a disposizione perché anche lui è stato uno sempre molto sensibile per queste situazioni riguardanti i bambini che necessitano di aiuto. Se questo momento lo doniamo a ragazzi che sono amici miei ma anche amici suoi penso sia una cosa bella per entrambi. Mi fa piacere riparlare con lui, potergli ritelefonare perché quando l'ho avuto da allenatore per me è stato fonte di ispirazione, da calciatore mi ha fatto vedere delle cose importanti sulle linee di passaggio cariche di estro, fantasia. Molte cose che mi ha fatto vedere sono ancora innovative, sono un supporto enorme per permettermi la carriera che ho fatto".

Un pensiero La Toscana è la mia terra, il mio sangue. E' una sofferenza vedere che molte famiglie normali, personale che hanno difficoltà ritrovarsi ancor di più a dura prova. Ringrazio la Federazione per aver aiutato queste persone anche se poi ho visto che l'hanno già fatto da sole perché il giorno dopo erano già lì a spalare..."

Cosa l'ha colpita del campionato: "Parlavo ai nostri calciatori che le cose fondamentali sono la costruzione e la pressione, contano quelle e le distanze del blocco squadra. A volte si dice che questa squadra aspetta sempre, difende troppo bassa... ma con li distanze giuste si può dominare ma anche soffrire. Quando si allungano le squadre che diventa difficile e ne vedo poche. Ci si può anche difendere, ormai lo fa anche il City, ma senza spazi tra i reparti è fondamentale, bisogna stare in 30 metri per potersi aiutare e andare a sviluppare. Le squadre forti non perdono mai le distanze soprattutto nei momenti migliori dell'avversario, come ci è successo invece con l'Inghilterra all'ultimo ma fino a quel momento abbiamo avuto la faccia tosta di fare quello che dovevamo fare".

Definitivo Donnarumma capitano o resta Immobile? Non sono solo le presenze ma è come si comporta e si rapporta con i compagni, è un leader che indica la via e spesso ha la stima degli avversari e del direttore di gara. Il capitano deve avere queste qualità qui. Io ho lasciato quel capitano che ho trovato poi ho detto che l'avremmo ridetto all'Europeo. Donnarumma mi è piaciuto come si è comportato a Milano, nel clima ostile, è stato zitto, non ha reagito  ed è stato un professionista"

Napoli? Alleno la Nazionale e trovo ingiusto fare paragoni con il passato, ognuno ha le sue idee e deve essere giudicato per la persona che è per il suo passato per i tentativi di migliorare la squadra, stimo Garcia perché ha dimostrato di essere una brava persona e non è stato giusto fin dal primo giorno confrontarlo con un passato bellissimo"

Convocati non in ritiro? Sono 5-6 ma eviterei di dirlo. Stasera si farà un summit, alcuni sono arrivati stamattina. La Fiorentina domani ci manderà l'Under 17, è sempre carina con noi"