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ULIVIERI, Sconcerti unico. Viola? Ieri si è risollevata

di Redazione FV

Direttamente dall'evento in ricordo di Mario Sconcerti, il presidente dell'Associazione Italiana Allenatori, Renzo Ulivieri ha parlato di attualità e proprio di Mario. Queste le sue parole: "Sconcerti parlava di calcio anche sotto l'aspetto sociale, oltre che tecnico. A lui piaceva entrare nel discorso tattico, si sentiva allenatore come chiunque guardi il calcio. Lui era approfondito, era un piacere ascoltarlo".

Ha portato Mancini a Firenze
"Fu una scelta da dirigente, fu una piacevole intuizione. Mario però lo vedo nel suo essere giornalista, nel suo avere idee nella comunicazione".

Era un giornalista che non le mandava a dire. Era un pregio o un difetto?
"Ritengo sia un pregio se si fa come faceva lui. Dava una visione delle cose senza cattiveria, dal suo punto di vista. Questo è un dovere di giornalista. Io ne ho avuto tanti che andavano contro, ma mi confrontavo sempre. Poi con Mario non ci si annoiava mai".

Un ricordo su Sconcerti
"Nel libro che ha scritto ha inserito tanti elementi tattici. Andavo da lui e gli raccontavo cose che già sapeva, ma aveva bisogo magari di conferme".

C'è un nuovo Mario Sconcerti?
"No, perché per fortuna siamo tutti diversi dagli altri".

La squadra di Italiano è guarita?
"Ieri grande prestazione che ha risollevato da prestazioni così e così. La Viola è una buona squadra, ma ha attraversato fasi difficili. Aveva tanto possesso palla, ma mancava l'ultima giocata. Ultimamente però ha cambiato".

La sta stupendo Thiago Motta?
"No, perché lo conosco, ha fatto il corso con me, ed ero sicuro facesse bene. Durante il corso ha fatto un'esperienza al Genoa, sbagliata, ma si è reso conto degli errori che stava facendo. Adesso è maturato ed è un allenatore vero. Lo metto alla pari con allenatori di grande esperienza come Spalletti".

Quanto bene fa vedere Spalletti così in alto?
"Lui sta vicino a me, viene facile tifarlo".