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V.PRES. AIA, VAR e addetti agli arbitri: le novità

di Luciana Magistrato

Il vice presidente dell’AIA Duccio Baglioni ha parlato a margine del seminario organizzato AST e Ussi con l'AIA dal titolo ‘Arbitrare al tempo del Var’, puntando subito il dito sulla piaga della violenza sugli arbitri: ‘La violenza ahimé ci vede protagonisti in senso negativo. Quest’anno abbiamo avuto più di 250 aggressioni, ci sono stati più di 560 giorni di prognosi, questa è una situazione che è monitorata dalla presidente federale, c’è un tavolo aperto sulla violenza dove partecipano tutte le componenti, avremo presto delle novità, c’è anche una legge parlamentare presentata dagli onorevoli Lotti e Miceli, quindi siamo molto attenti a questo problema”

Sul Var qual è il bilancio? “Il Var è qualcosa di nuovo, qualcosa che ha portato sicuramente grandi benefici come una diminuzione degli errori fondamentale. Il centro Var di Lissone ha dato ancora più opportunità di fare all’interno di una centrale unica l’operatività dei nostri var e avaristi con arbitri di esperienza. Quest’anno ci sarà un’implementazione dei var professionisti, ci sarà un’attenzione maggiore, ma siamo soddisfatti dell’operato della nostra commissione guidata da Gianluca Rocchi”

Cosa chiedono le società all’AIA? “Le società chiedono sempre una cosa essenziale, cercare di sbagliare il meno possibile, che è quello che vogliamo fare anche noi, sapendo bene che l’arbitro più bravo è quello che sbaglia meno. Non esiste una partita senza un errore, quindi noi andiamo a cercare tutto quello che può portare vantaggi in questo senso. C’è grande dialogo e grande collaborazione. Quest’anno c’è una novita’ importante, abbiamo indetto un corso di addetti all’arbitro che riguarda le società di serie A e serie B. Noi pensiamo dalla prossima stagione di comunicare attraverso questa figura importante formata all’interno del nostro gruppo anche tutti i possibili errori che si sono verificati durante la giornata calcistica, andando a cercare di fare formazione e comunicazione, quindi un contatto diretto”

In che modo vi interfaccerete con queste figure? “Avere nei club una persona che si interfacci con il mondo arbitrale ha un’utilità molto importante, tanto è vero che è stata imposta quasi obbligatoriamente da parte della federazione e delle leghe. Non c’è l’obbligatorietà in questo momento, la figura dell’addetto all’arbitro è inserito all’interno delle note ufficiali di gara, noi abbiamo fatto un passo in piu’. Abbiamo fatto un corso per qualificarli, a breve inizierà il secondo corso in modo da potere interfacciarsi con queste figure di addetto all’arbitro che diventano fondamentali per un confronto continuo diretto settimanale fra l’AIA e le società calcistiche professionistiche”