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L'EUROPA NON E' UN SOGNO IMPOSSIBILE di Manola Conte

di Manola Conte

Chi non è deluso alzi la mano. Siamo sinceri, in quanti, e uno stadio stracolmo lo ha dimostrato, avevano sperato nella possibilità di andare a Roma per la finale di Coppa Italia. Una finale che da una parte avrebbe regalato un approdo certo all'Europa League, dall¹altra la conquista di un titolo importante. Il primo dell¹era Della Valle, ma anche il primo per Prandelli e Corvino. Invece, il doppio confronto con l'Inter ci ha consegnato una squadra capace, e non è una novità, di mettere sotto anche le grandi, ma troppo spesso incapace dell'affondo finale.
Eppure la corsa non è finita. "Ce la faremo" giura Prandelli, un'affermazione, la sua, alla quale fanno eco anche i giocatori della Fiorentina che ci credono ancora e che fino a pochi giorni fa parlavano di Champions League. E la loro buona fede non deve essere messa in discussione...
Ma quanto è realistico pensare che la Fiorentina possa davvero puntare ad una posizione in classifica che valga l'Europa? Per rispondere ad una domanda del genere non bastano le valutazioni sullo stato di forma della squadra, le speranze, le opinioni tecniche e quelle tattiche. Bisogna fare i conti con la realtà, quella che solo i numeri sanno disegnare con brutale sincerità.
E i numeri dicono che è difficile, ma certo non impossibile. Se la finale di Coppa Italia sarà, come presumiamo, Inter-Roma, cioè fra due squadre già qualificate per la Champions League, nella Coppa minore andrà la settima classificata. E con cinque gare da giocare e 15 punti ancora a disposizione tutto è possibile.
I numeri possono essere brutali, ma in questo caso anche un segno di speranza. Solo il buon senso, infatti, ha fatto archiviare ai pìù il sogno Champions. Non la matematica. Ma siccome siamo gente di buon senso diciamo due cose: che, riagguantare e superare il Napoli, al settimo posto con tre punti di vantaggio, non è un sogno impossibile.
E che sarebbe un errore gravissimo tirare i remi in barca proprio adesso. Non lo farà la squadra. Non devono farlo i tifosi.
In questa stagione Prandelli e i suoi uomini hanno fatto importanti risultati al limite del miracoloso. Le vittorie con il Lione, quella doppia con il Liverpool e il Debreceni, la quasi impresa con il Bayern Monaco hanno dato il segno di una maturità che forse nessuno avrebbe mai immaginato per una squadra che nell'Europa che conta stava muovendo solo i primi passi. Anche in campionato la Fiorentina ha saputo restare in lizza per un lungo periodo. Insomma, ben consapevoli che non andare in Europa forse non sarebbe un fallimento, siamo anche certi che per il Progetto Fiorentina, sarebbe una brutta battuta d'arresto. Perché l'Europa è il traguardo che solo per rispetto della lingua italiana scriviamo con la 't' minuscola.


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