LARGO AI GIOVANI di Tommaso Loreto
Fa uno strano effetto tornare a sentir parlare delle amichevoli infrasettimanali. Non certo perchè dispiaccia l'occasione di aprire lo stadio e di vedere una gara dei viola, quanto per quella elettrizzante abitudine che era diventato l'appuntamento di coppa. Serate da ricordare a lungo e trasferte in massa a spasso per l'Europa. Tutto spazzato via da un anonimo calo in campionato che, ad oggi, lascia la Fiorentina miseramente lontana cinque lunghezze dalla qualificazione all'Europa League. Come dire, game over.
Ma, in questo finale di stagione, non tutto è da buttare via. Perchè nelle prossime uscite la Fiorentina può già provare a guardarsi oltre l'estate che sarà. Affidandosi a quei giovanotti che, in linea con le direttive societarie, possano aiutare questo gruppo a tornare il prima possibile nelle zone che contano. I Babacar, i Ljajic, i Keirrison, da domenica in poi, avranno l'opportunità di poter far intravedere il futuro della Fiorentina. E, perchè no, anche due centrocampisti come Aygei e Carraro potrebbero trarne qualche beneficio. A risentirne la Primavera, certo, ma mai come oggi la Fiorentina deve anche guardare alle proprie risorse. Interne e di prospettiva.
Il gruppo giovane, in questa stagione, qualche segnale incoraggiante l'ha già dato. Babacar ha saputo dimostrare di poter tenere il ruolo di arma a partita in corso, andando a incidere nel risultato anche con qualche gol. Keirrison, fra le tante incertezze che restano, ha però già messo in mostra una buon fiuto del gol, mentre su Ljajic, archiviate le ottime impressioni iniziali, è un po' sceso il silenzio. In queste quattro gare, ferma restando la necessità di chiudere comunque nel migliore dei modi, la Fiorentina potrebbe anche provare a fare le carte al proprio futuro. I giovanotti di belle speranze non le mancano di certo.