.

SE AMARSI DIVENTA SOPPORTARSI di Matteo Magrini

di Matteo Magrini

Le storie d'amore sono complicate. Possono funzionare o no, essere brevi e intense o lunghe e indimenticabili ma coltivarle, farle crescere giorno dopo giorno è tremendamente difficile. Bisogna saper ascoltare e provare a capire, cogliere ogni minima debolezza e affrontarla. Subito. Mica facile, l'abbiamo detto, ma è l'unico modo per non perdersi. E' talmente dura che a volte (spesso) non ci si riesce e l'amore scappa di mano come sabbia al vento. Ce l'hai lì, stretto nel pugno, e ti sembra impossibile possa scappare. Ed è allora che arriva il pericolo. Decidi di aprire leggermente la mano, per vedere se c'è ancora e in un attimo tutto vola via.

A Cesare Prandelli e la Fiorentina, forse, è successo proprio questo. La passione e il sentimento non ci sono più. In poche parole. L'amore è finito, o almeno questo è quello che appare. Nessun dramma. Basta essere chiari, onesti. Soprattutto con se stessi. Sforzarsi di andare avanti, far finta di niente e trascinarsi stancamente è inutile. E' così che i rapporti si rovinano davvero, col rischio di cancellare in un attimo tutto il bello che è stato costruito e che invece merita di essere ricordato. Serve coraggio, certo, tanto coraggio ma del resto è possibile crescere se non si è coraggiosi? O ci si affronta (duramente, anche) e si prova a ripartire o ci si abbraccia forte e ci si saluta.

La Fiorentina e Prandelli si sono incontrati e poi si sono amati alla follia ma adesso tutto questo è sparito e restare insieme, in questo modo, farebbe male a tutti. Alla squadra, prima di tutto (basta guardare gli ultimi mesi della Viola) e allo stesso allenatore. Se la proprietà ha deciso di cambiare, perchè ha perso fiducia o chissà per quale altro motivo lo dica. Soprattutto, decida. Lo stesso vale per il Pranda. Se non si sente amato, se non crede più in questa storia guardi in faccia la città e le spieghi il perchè.

Se poi invece la volontà è realmente quella di continuare insieme allora che si dimostri maturità. Le crisi arrivano e fanno male, ma se ci si ama (e qua sta il punto) si prendono di petto e insieme ci si fa forza per superarle. Traduzione. Se la società e Prandelli davvero si sentono ancora legati che si chiariscano e, soprattutto, che firmino un nuovo contratto. Solo così questa storia avrebbe ancora un senso. Solo così si mostrerebbe al mondo intero la forza della Fiorentina. Sopportarsi invece, prolungare una triste e straziante agonia per un anno ancora sarebbe segno di immaturità e di enorme debolezza. Davvero è questo che si vuole?