AFFARI SULLA DIRETTISSIMA
Nella giornata di ieri si è tornato a parlare dell'interesse più che concreto della Juventus per Alberto Gilardino. Era prevedibile dopo la sfuriata dei dirigenti bianconeri verso la propria squadra, dove ora sono tutti in discussione, in particolare gli attaccanti. Ma a proposito di questi ultimi ci viene fatto notare come non sarà facile per il club di Corso Ferraris disfarsi delle proprie punte. Iaquinta non ha un gran mercato, se la Juventus decidesse di non riscattare Quagliarella butterebbe praticamente via i 4,5 milioni di euro spesi solo per il prestito del giocatore, il cui ritorno al Napoli, tra l'altro, è quasi impossibile da ipotizzare. Discorso analogo per quanto riguarda Matri. Certo, se oltre a Iaquinta dovesse andarsene anche il sempre più scontento Del Piero, e magari anche Toni, Gilardino andrebbe a completare un trio d'attacco di tutto rispetto. Ma un trio d'attacco che forse la Juventus potrebbe permettersi solo in caso di accesso all'Europa che conta, quando invece la classifica dice che per i bianconeri è a rischio anche quella "più povera". Torino sponda bianconera pare sempre la destinazione più probabile per il bomber biellese, ma le certezze che avevamo qualche settimana fa cominciano a vacillare. Al di là delle dichiarazioni di facciata ci pare improbabile una sua permanenza a Firenze, anche se molto dipenderà dalla rivoluzione a livello di staff tecnico-dirigenziale che si preannuncia in casa viola. Si parla di un possibile approdo all'estero, ma attenzione al Napoli. Una piazza forse non proprio adatta alla punta piemontese, e forse, e sottolineamo forse, nemmeno troppo gradita al giocatore. Ma parliamo di una squadra e di una città che sogna e fa sognare qualcosa di veramente importante. Non a caso alle falde del Vesuvio si sogna anche Riccardo Montolivo, nonostante, anche riguardo a quest'ultimo, pare che al caldo sole del Golfo si preferisca la nebbiosa ma chic Milano. Occhio anche in questo caso a dare per fatto un suo passaggio all'Inter. Si parla di un Moratti intenzionato a svecchiare e soprattutto italianizzare il proprio centrocampo, ma dei mostri sacri come Stankovic, Cambiasso e Thiago Motta se non insostituibili, di sicuro non sono certo da rottamare. Chi veramente avrebbe bisogno come il pane di un giocatore come l'attuale capitano viola è il Milan, con la propria linea mediana che pare destinata a sfaldarsi. Ma il Milan avrà la stessa capacità di persuasione dei cugini nerazzurri? Forse nei confronti del giocatore, soprattutto se al termine del campionato dovesse fregiarsi del titolo di campione d'Italia, ma verso il club gigliato? Ed ecco che entrano in ballo le famose contropartite tecniche, sempre più protagoniste di un mercato sempre più a corto di liquidità. E la storia recente ci insegna che, alla faccia di quanto si ipotizzava al momento dell'avvento dei Della Valle a Firenze, di giocatori che hanno lasciato la casacca nerazzurra per indossare quella viola non se ne sono ancora visti. Mentre il discorso cambia decisamente se si parla di Juventus e Milan. E' ancora presto per fare nomi, visto che in casa viola ancora regna grande incertezza sul futuro dell'allenatore e di quello del direttore sportivo, ovvero di coloro che dovranno costruire la nuova Fiorentina. Ma pare assai probabile che gli affari sulla linea ad alta velocità Napoli-Firenze-Milano-Torino, vanto dell'Italia berlusconiana, possano essere molti ed interessanti.