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COLPI MANCATI: TRA "BOMBE" E VERITA'

di Marco Gori

Per oltre due mesi abbiamo sudato sette camicie per cercare di capire quali sarebbero potuti essere i colpi di mercato della Fiorentina nella campagna trasferimenti invernale. Ora che i giochi sono fatti (o quasi), vogliamo sbizzarrirci un po’, ripensando con un diverso spirito a tutte le voci di mercato sorte intorno al club viola.

Sono decine i giocatori che sono stati accostati alla Fiorentina dalla fine di novembre alle ore 19 del 31 gennaio: qui parleremo solo di alcuni di essi, lasciando da parte i casi più clamorosi come quelli relativi a Miller, Maccarone, Caracciolo e Barreto.


Tutto cominciò con Jucilei Da Silva, detto Jucilão, 22 enne volante del Corinthians. Non ha preso un abbaglio chi ha pensato a lui come al possibile primo colpo della Fiorentina. Corvino lo ha seguito e trattato davvero, ma poi, misteri del calcio, il posto di extra-comunitario lo ha preferito usare per il giovane portiere Neto. Un abbaglio lo ha preso invece con tutta probabilità –almeno che di qui a giugno qualcosa di clamoroso non avvenga dalle parti di Castello- chi ha pensato a Paulo Henrique Ganso come possibile obiettivo viola. Forse il Santos lo cederà per meno dei 54 milioni della sua nuova clausola rescissoria, ma per la Fiorentina, e forse anche per i top club del nostro calcio, il giovane trequartista rimarrà un sogno. Si parla di Chelsea e Manchester City, siamo pronti a scommettere che finirà in Russia o in Germania.

Nel calcio esistono ancora persone di parola. Saphir Taider, nato a Castres da famiglia maghrebina, ha sempre detto di voler rimanere al Grenoble. E così ha fatto, nonostante molti sostenessero che le difficoltà finanziarie del club bianco-blu alla fine lo avrebbero indotto ad accettare le offerte di Fiorentina, Saint-Etienne e Sochaux. Partirà probabilmente a fine stagione, probabilmente verso un club della Ligue 1. Ma intanto affonderà con la nave. Compirà 19 anni tra tre settimane ma ha già la stoffa del capitano.

Alla fine non si è mosso nemmeno José Ángel Valdés Díaz, detto "Cote". E non c’entrano le tonterias –come le ha definite il suo agente- da "Promessi Sposi" di cui alcuni hanno parlato. Promesso, il nazionale under 21 iberico, lo si era davvero, ma al Malaga dello sceicco Al Thani: lo Sporting Gijon preferiva darlo alla Fiorentina ma alla fine ha accettato di trattare con i Boquerones; solo che gli Asturiani sono banchieri nati, nonché gente fiera, e agli sceicchi del club andaluso hanno chiesto garanzie di carattere finanziario che evidentemente non sono arrivate. Anche i ricchi piangono.

Non sappiamo se la Fiorentina abbia mai davvero cercato Ivan Rakitic; di sicuro il suo agente, che è lo stesso di Seferovic, è in buoni rapporti con Corvino. Ma, oltre ad essere una persona gentile e disponibile, è anche un signor procuratore, e ha piazzato il proprio assistito al Siviglia. Dove lo raggiungerà un certo Gary Medel, giocatore che, quando gli fu proposto, il ds viola avrebbe forse dovuto valutare con maggior attenzione. Il club andaluso è uno dei migliori in Europa per quanto riguarda il modo di operare sul mercato, con un ds tutto d’un pezzo come Monchi ed un direttore tecnico che setaccia di continuo l’intero pianeta come Victor Horta.

Di sicuro la Fiorentina non ha cercato Jelle Vossen, bomber principe della Jupiler League. Semmai è accaduto il contrario. Si lavora ancora per portarlo in Italia, ma se continuerà a segnare gol a raffica, il destino del 21enne belga sarà in campionati ben più ambiti di quello nostrano.

La vera barzelletta del calciomercato è però quella relativa a Miguel Veloso. Solo dopo 22 giorni di voci su un possibile approdo del centrocampista lusitano in maglia viola si è capito che, per motivi burocratici nemmeno poi tanto complessi, il giocatore non poteva muoversi dal Genoa a stagione in corso. Ma anche questo è il bello del calciomercato. Peccato che il primo a capirlo ci abbia abbandonato il 3 aprile dello scorso anno.