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CONTIAMO FINO A DIECI...

di Marco Gori

...e manteniamo la calma. Il nome dell'ultimo acquisto viola, Gianni Munari, non è di quelli che entusiasmano. Ed è forse per placare gli animi di una piazza che si sta scaldando, ma non in senso positivo, che molti quotidiani parlano del 28enne emiliano come del primo di una serie di quattro acquisti. Ma, lasciamo stare un attimo quello che potrà essere o che sarà e concentriamoci su questo nuovo innesto. Munari è un discreto giocatore, che aveva anche molto mercato, anche se tra club non certo di primissima fascia. Mario Beretta, contattato dalla nostra redazione, ha specificato che si tratta di una classica mezzala, e che non bisogna pensare a lui come al sostituto di Riccardo Montolivo e Marco Donadel. E qui tiriamo un sospiro di sollievo. Perché la prima cosa che ci è venuta in mente ieri sera vedendo la scheda dell'ex Lecce è il suo anno di nascita: il 1983, proprio come quello del mediano di Conegliano Veneto. Ed è venuto quasi naturale chiedersi perché la società abbia lasciato partire a parametro zero un 28enne -tra l'altro amato e stimato da tutta Firenze- per acquistarne un altro. Se però Munari è davvero una mezzala, allora il discorso cambia, perché in questo momento la Fiorentina di interpreti di quel ruolo non ne ha; o meglio, ne avrebbe uno dei migliori in circolazione, che però da mezzala non vuol più giocare e, soprattutto, da diversi mesi è in conflitto aperto con la società viola. E qui si arriva ad un primo, stavolta vero, paradosso. Sia Behrami che Vargas non sono dei veri e propri interni di centrocampo, ma sono stati adattati a quel ruolo. Ora arriva, finalmente, una vera mezzala, ma che, tecnicamente, non può essere paragonata allo Svizzero o al Peruviano. Restiamo dell'avviso che una squadra di calcio non sia una collezione di figurine, ma un puzzle dove anche i componenti all'apparenza più insignificanti sono fondamentali. Però il calcio non è nemmeno una scienza matematica, ma uno sport dove il saper giocare il pallone conta per fortuna ancora qualcosa. In definitiva, se Gianni Munari da Sassuolo sarà la riserva di Behrami o di Juan Manuel Vargas ben venga il suo acquisto. Se invece dovesse essere l'erede del Peruviano o il vertice basso della linea mediana, non ci sarebbe forse da strapparsi i capelli ma sicuramente da prendere atto di un chiaro ridimensionamento.