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CUI PRODEST?

di Marco Gori

Tra quei film di ambientazione calcistica che ci permettono di rimetterci in pace con lo sport che seguiamo c'è anche il britannico "Goal". Nel capolavoro di Danny Cannon, un giovane immigrato messicano, molto bravo con i piedi, lascia la California per tentare la fortuna in Inghilterra. Atterrato nel Regno Unito senza permesso di soggiorno ha la fortuna di imbattersi in un ufficiale dell'immigrazione tifoso della squadra dove il ragazzo centro-americano è diretto, ovvero il Newcastle, che gli dice: "Passa ragazzo, ogni aiuto in questo momento è ben accetto". E' con questo spirito che accogliamo l'arrivo di tale Campanharo. Che, per fortuna, problemi di documenti non ne ha, essendo cittadino comunitario. Ma niente di più. Perché la Fiorentina ha bisogno di ben altro. E chi sostiene il contrario non fa il bene della Fiorentina. Anche se pensa di farlo. La Fiorentina ha delle situazioni irrisolvibili ed altre che deve risolvere urgentemente. Inutile girarci intorno. Che sia Genoa, Palermo o Marsiglia, Alberto Gilardino deve essere ceduto. O, meglio ancora, rinnovare. Idem per Juan Manuel Vargas. Altrimenti ci troveremo tra qualche mese con due cloni del caso-Montolivo. E, al di là di queste situazioni, ci sono delle lacune nella rosa che non possono essere ignorate. Vedremo cosa accadrà nelle 70 ore che ci separano dallo stop alle trattative. Poco fiduciosi ma non certo col fucile puntato. Però non veniteci a dire che questa Fiorentina è più forte di quella della scorsa stagione. Almeno non prima delle 19 del 31 agosto. Come abbiamo pazienza noi, ce l'abbiano anche gli inguaribili ottimisti.