DA BARRETO A HUNTELAAR

Punto primo: siamo sicuri che parta? Parliamo di Alberto Gilardino, titolare inamovibile della Fiorentina ormai da tre anni ma che pare sempre più intristirsi all'ombra della torre di Maratona. Il suo nome viene accostato con sempre maggior insistenza a quello di Riccardo Montolivo nella lista dei giocatori destinati a lasciare Firenze, ma la situazione dei due nazionali azzurri è assai diversa. Se il capitano viola non si è mai sbilanciato troppo riguardo al proprio futuro, il bomber biellese, quando ne ha avuto l'opportunità, ha promesso fedeltà alla maglia gigliata. Paradossalmente, ma non troppo, la cessione di Gilardino sarebbe più "logica" rispetto a quella di Montolivo. Con un anno di contratto in più, il "Gila", nonostante non stia attraversando una delle fasi migliori della propria carriera, potrebbe permettere alla Fiorentina un incasso, almeno in proporzione, superiore rispetto a quello del capitano. Inoltre, visto che la priorità del club viola pare essere quella di risparmiare sul monte ingaggi, cedere l'attaccante piemontese significherebbe liberarsi di uno dei contratti più ricchi dell'intera rosa. Non dimentichiamo però che il prossimo mercato sarà low cost non solo per la Fiorentina ma per molti club di fascia medio-alta. Si restringe così il numero delle pretendenti al "Gila", il quale, dal canto suo, se deve lasciare Firenze vuole farlo per una piazza che gli garantisca almeno due certezze: giocare e vincere. Di qui i nostri dubbi sulla sua partenza.

Punto secondo: con chi verrà eventualmente sostituito? Molto dipenderà dall'acquirente e dalle modalità della sua cessione. La Juventus ha nel proprio libro paga molti attaccanti, e non è detto che non possa inserirne uno in una eventuale trattativa, ma si tratta di giocatori che guadagnano non poco. Inoltre, secondo gli ultimi rumours, pare più probabile che i bianconeri siano disposti ad offrire Jorge Martinez piuttosto che una punta. A quel punto i viola potrebbero sfruttare il ricavo di un'altra cessione eccellente, quella di Juan Manuel Vargas, per rifondare il proprio attacco. Situazione analoga a quella che si verrebbe a creare in caso di cessione all'estero, anche se Marsiglia e Lione dovranno alzare di non poco le loro offerte e, per quanto riguarda il club del presidente Aulas, anche la propria posizione in classifica. E qui viene il bello. Come agirà Pantaleo Corvino con una quindicina di milioni a disposizione? Li investirà tutti in una prima punta? Effettuerà più innesti per il reparto avanzato? Oppure ne investirà parte per un attaccante e parte per rinforzare altri reparti? Anche se Mihajlovic non è Prandelli, per il quale la classica punta centrale era essenziale, un "bomber" la Fiorentina dovrà comunque acquistarlo. E di nomi se ne fanno tanti. Passando da Barreto a Huntelaar. Con tutto il rispetto per il Brasiliano del Bari, fosse lui il sostituto del "Gila" il sogno di Sandro Mencucci di riempire nuovamente lo stadio potrebbe considerarsi infranto in partenza. Viceversa, l'Olandese dello Schalke, che, voglia di rivincita o meno, in campionati impegnativi come quello spagnolo e quello italiano ha fallito, non ci pare un giocatore alla portata della Fiorentina. Che Funes Mori piaccia a Corvino non è un mistero. Ma ci fidiamo anche di Daniel Bertoni che afferma che l'attaccante del River non vale nemmeno un quarto delle cifre di cui si parla per un suo eventuale acquisto. Stracqualursi ci lascia un po' interdetti: potrebbe essere il nuovo Batistuta ma anche il nuovo Dertycia, e comunque l'impressione è che il suo agente voglia lanciare una vera e propria asta. In un 4-3-3 vedremmo bene il belga Vossen, ma, come abbiamo fatto notare, trattare col Genk è più difficile di quanto si creda. Una cosa è certa: le mosse che effettuerà per quanto riguarda l'attacco ci diranno se Corvino è davvero tornato quello di un tempo. Perché anche se il fulcro di una squadra resta il centrocampo, alla fine, non ci stancheremo mai di ripeterlo, nel calcio vince chi segna un gol in più dell'altro. E i gol, di norma, li fanno gli attaccanti.