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"DIAVOLI ROSSI" A FIRENZE?

di Marco Gori

Abbiamo già detto in altre occasioni che quello belga è un calcio decisamente in salute, e, di conseguenza non ci stupiamo se i giocatori che militano nella Jupiler League siano tra i più ambiti in Europa. E non ci stupiamo nemmeno se alla Fiorentina sono stati accostati nelle ultime 24 ore ben tre giocatori belgi, ovvero Witsel, Vossen e Gillet, anche se quest'ultimo lo possiamo ormai considerare quasi italiano di adozione. E se quello riguardante l'eventuale interesse per l'attuale estremo difensore del Bari è un discorso particolarmente complesso in quanto legato all'altrettanto complessa situazione dei molti portieri attualmente presenti nella rosa della Fiorentina, per l'attaccante del Genk e per il centrocampista dello Standard occorre approfondire altri aspetti. Entrambi i giocatori sarebbero sia tecnicamente che tatticamente perfetti per il gioco di Sinisa Mihajlovic. Vossen, in particolare, è una prima punta molto mobile decisamente adatta al 4-3-3. E si tratta in ogni caso di elementi di grande talento. Resta tuttavia qualche dubbio riguardo alla loro adattabilità al nostro calcio. Una giovane promessa del calcio europeo era infatti anche Vincenzo Scifo, quando, nel 1987, approdò all'Inter, dove però ebbe scarsa fortuna. Una grande promessa era anche, non dimentichiamolo, Anthony Vanden Borre, che in Italia ha avuto difficoltà sia con la maglia della Fiorentina che con quella del Genoa, ma che una volta tornato in Patria si è riguadagnato la convocazione in nazionale, una nazionale, lo ripetiamo, di tutto rispetto. Ma c'è un'ulteriore problema, e riguarda le dinamiche del mercato in senso stretto. Non possiamo certo paragonare i top club belgi con quelli italiani, ma, come ha fatto notare l'agente Dario Ristori, i top players belgi se li possono permettere ormai solo le società principali della Serie A. E noi ci chiediamo: la Fiorentina, anche alla luce di quanto sta avvenendo in vista del nuovo CdA, può ancora considerarsi una di esse?