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..E RIDENDO E SCHERZANDO..

di Marco Gori

La notizia della nomina di Manuel Rui Costa a direttore generale della Fiorentina è stata un altro dei nostri pesci d'Aprile, anche se, come ha giustamente sottolineato il nostro Direttore, non sarebbe poi male se un'operazione del genere divenisse realtà. In tutta onestà, invece, quando ieri, proprio in questa rubrica, abbiamo pronosticato un rinnovo fino al 2016 per Pantaleo Corvino, non stavamo ne' facendovi una mezza rivelazione ne' esprimendo un auspicio: scherzavamo e basta. Tra l'altro parlavamo di un Corvino a cui sarebbe stata affidata "a vita" la cura del settore giovanile. E, invece, ridendo e scherzando, oggi è trapelata davvero la notizia di un rinnovo almeno fino al 2015 per il dirigente salentino. E non come responsabile del settore giovanile ma dell'intera area tecnica, ovvero una conferma per il prossimo quinquennio del ruolo che sta ricoprendo attualmente. Questa notizia, a meno che non ci tocchi venire a nostra volta burlati, merita un'approfondita riflessione. Quello che pensiamo di Corvino lo abbiamo detto a chiare lettere: un bravo dirigente che non era il miglior ds d'Italia -come molti scrissero- quando cedette Felipe Melo alla Juve ma nemmeno da quattro in pagella quando ha acquistato Cerci. E nell'ultima campagna trasferimenti, che avevamo definito come un esame per lo stesso Corvino, quest'ultimo se l'è cavata, a nostro avviso, con una sufficienza risicata. Avevamo anche auspicato che la decisione dei Della Valle su quello che sarebbe stato lo staff tecnico-dirigenziale per la prossima stagione avvenisse il prima possibile, qualunque fosse la loro scelta. Ben venga quindi, se saranno confermate certe prese di posizione da parte dei proprietari della Fiorentina, la conferma di Pantaleo Corvino. Un conto però è progettare una stagione, un altro stabilire un "piano quinquennale". Non vorremmo innanzitutto che certe decisioni venissero prese sull'onda dell'entusiasmo suscitato dalla vittoria della Primavera viola nella finale della Coppa Italia di categoria. Nel bene e nel male. Non c'era bisogno di quel successo per dimostrare l'abilità di Corvino nel curare i vivai, ma non basta certo questo per sentirsi al sicuro per quanto riguarda il calcio che conta. Altro aspetto da considerare: nelle sei stagioni trascorse a Firenze, Corvino ha fatto piuttosto bene in quattro di esse e abbastanza male nelle altre due. Il bilancio, quindi, è sostanzialmente positivo, ma non si può non tenere conto del fatto che le due annate negative sono state per l'appunto le ultime due. Si è parlato di un Corvino stanco..Non ci interessa entrare in certi particolari. Quello che temiamo di più è un Corvino che non riesca a tenere il passo con i cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo del calcio e nel mercato in particolare. Si è parlato in questi giorni di una particolare attenzione da parte della Fiorentina verso alcuni giocatori che militano in Francia. Ma ormai è risaputo quanto il mercato transalpino sia ostico per la società gigliata, e, non a caso, iniziano già a fioccare le smentite su certe presunte operazioni. Abbiamo parlato di nuovi mercati da sondare, ma non ci pare che la Fiorentina stia seguendo le tracce di club come Genoa, Palermo e Cesena. Corvino è una persona intelligente, e non è detto che non riesca ad adattarsi: una chance, quindi, può anche essere giusto concedergliela. Allo stesso tempo continuiamo a sperare che anche delle persone di grande buon senso, quali sono i fratelli Della Valle, riflettano su certi aspetti.