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..E SE DAVVERO..

di Marco Gori

Si smuove il mercato. Non solo -anzi, non tanto- quello della Fiorentina ma quello italiano in generale. E a mettere in moto il tutto non poteva essere che il cub più ricco - e più pazzo- della Serie A, ovvero l'Inter. Si smuove perlomeno il mercato degli allenatori, ma è già qualcosa. Perché si sa che con gli allenatori si muovono anche i giocatori. E tra i vari nomi che circolano per la sostituzione di Leonardo c'è anche quello di Sinisa Mihajlovic. Sia chiaro, per l'Inter non si tratta di una prima scelta, ma non per questo di un'ipotesi da sottovalutare. E se davvero si dovesse consumare un inaspettato divorzio tra la Fiorentina ed il tecnico serbo, cosa accadrebbe? Abbiamo sempre sostenuto che la tanto annunciata rivoluzione in casa viola avrebbe dovuto coinvolgere tutti, indistintamente, e quindi anche Corvino e Mihajlovic. Ma anche che, se i Della Valle avessero deciso di proseguire con questi ultimi due, meglio che tale decisione venisse presa il prima possibile. Questo perché prima si inizia a programmare la prossima stagione e meglio è. Non a caso, a parte l'Atalanta, il Lecce e, appunto, l'Inter, tutti i club della massima serie hanno già preso le loro decisioni riguardo alla guida tecnica delle loro squadre. Però abbiamo parlato anche di un Mihajlovic che non ci pare stia incidendo troppo sulle scelte riguardanti la squadra che affronterà la prossima stagione. E, tenuto conto che in circolazione ci sono ancora dei signori allenatori, con tutto il rispetto per il tecnico serbo, la sua partenza potrebbe essere indolore. Però attenzione: il mercato della Fiorentina non è fermo, è solo bloccato; non a caso abbiamo parlato di un Corvino che avrebbe già pronti alcuni acquisti. Operazioni che stentano a decollare perché sono ferme anche le operazioni in uscita. E non certo perché lo stesso Corvino stesse pensando da tempo ad un possibile addio di Mihajlovic. E, soprattutto, ci pare difficile che Corvino stravolga i propri piani in caso di partenza di Mihajlovic; probabile, quindi, che l'eventuale scelta ricada su quello che potrebbe diventare un "suo uomo", non certo su uno di quei "signori allenatori" di cui parlavamo prima. A meno che lo stesso Corvino non sia pronto a rinunciare, almeno in parte, al suo ruolo di protagonista assoluto in cambio di un colpo che lo potrebbe rendere di nuovo amatissimo dalla piazza.