IN ATTESA DI CERTEZZE
Juan Manuel Vargas non era a Newcastle, ma in Sudamerica, a godersi gli ultimi giorni di vacanza. Però ha trovato modo lo stesso di far parlare di se’. L’esterno peruviano ha infatti smentito le voci riguardanti un suo possibile passaggio al Real Madrid, mentre uno dei suoi tanti agenti ha parlato di “situazione confusa” e ha dichiarato di essere al lavoro per arrivare ad una soluzione definitiva riguardo al futuro del proprio assistito. Classiche dichiarazioni da procuratore, che non ci smuovono più di tanto. Mentre ci fa un po’ paura sentir dire che “al 31 di agosto manca ancora tantissimo tempo e che le trattative si possono chiudere fino all'ultimo istante”. Perché “all’ultimo istante” la Fiorentina difficilmente riuscirebbe a trovare un sostituto del “Loco” o ad investire la somma ricavata da una sua eventuale cessione su un altro tipo di giocatore. Al "St. James Park" c’erano invece Alberto Giardino e Riccardo Montolivo. Ovviamente titolari, perché non vediamo come al momento Sinisa Mihajlovic possa mettere in campo una formazione decente rinunciando a questi due giocatori. Eppure anche il loro futuro potrebbe ugualmente decidersi “all’ultimo istante”. E non vogliamo nemmeno immaginare uno scenario simile. Eravamo preparati alla partenza di alcuni grossi calibri, e anche all’eventualità che essi venissero sostituiti con giocatori meno rinomati. Ma non al fatto che una situazione di incertezza potesse protrarsi così a lungo. Certo, ci immaginavamo che ognuna delle parti in causa facesse il proprio gioco. Ed è normale che un calciatore che prende in considerazione la possibilità di un trasferimento voglia fare le cose nel modo a lui più congeniale. E si sa che più si avvicina la fine del mercato e più facile diventa comprare a prezzi di occasione. E si sa pure che un club che risparmia sul costo del cartellino di un suo nuovo tesserato può offrire a quest’ultimo un ingaggio più allettante. E queste cose le sa ormai anche la Fiorentina, nel senso più ampio del termine. Ma la Fiorentina, sempre nel senso più ampio del termine, a che gioco sta giocando? Le dichiarazioni di intenti da parte dei vari esponenti del club gigliato sono coerenti e chiare. Ma per ora non si traducono in fatti. Perché a poco più di tre settimane dall’inizio del campionato non sappiamo ancora se ai nastri di partenza si presenterà una squadra davvero rivoluzionata, una piena di giocatori scontenti, un ibrido tra queste due soluzioni oppure un’opera incompiuta. Non lo sappiamo noi e temiamo che non lo sappia nemmeno la Fiorentina. E non perché le manchino le idee, bensì la forza di metterle in atto. E questa forza va trovata ad ogni costo. Perché noi lo scoop lo possiamo fare anche alle 19 del 31 agosto. E il tifoso deluso lo si può recuperare anche all’ultimo momento. Ma una squadra la si costruisce col tempo. E questo tempo lo si sta davvero sprecando.