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INTRECCI PERICOLOSI

di Marco Gori

Molte voci, altrettante smentite e ancora commenti positivi riguardo all'acquisto del brasiliano Romulo: così è trascorsa la prima giornata ufficiale della campagna trasferimenti estiva per quanto concerne la Fiorentina. Dopo molte partenze, nessuna delle quali ha portato però denaro fresco nelle casse societarie, e la prima operazione in entrata, il mercato viola pare essere entrato nuovamente in una fase di attesa. Tuttavia, con il ritiro di Cortina e l'inizio della campagna abbonamenti che si avvicinano a grandi passi, l'impressione è che nei prossimi giorni qualche altro innesto ci sarà: non il colpo ad effetto -per quello occorrerà probabilmente attendere gli ultimi giorni del mercato- ma, con molta probabilità, l'acquisto di un centrocampista di spessore, non proprio l'erede -o l'alter ego- di Montolivo, ma colui che probabilmente dovrà costituire il perno della nuova linea mediana viola. Con Mulumbu che pare sempre più difficile da raggiungere, probabilmente Pantaleo Corvino, prima di virare con decisione su un altro obiettivo, vorrà vederci chiaro riguardo a ciò che accadrà nei primi giorni della prossima settimana relativamente alla normativa sul tesseramento del secondo extra-comunitario. E, inoltre, il ds viola vorrà capire se davvero riuscirà a realizzare un bel gruzzolo con la cessione di Alessio Cerci al City. Una trattativa che però deve essere valutata parallelamente a quella per la cessione di Sebastien Frey. Se il portiere francese e il Genoa dovessero finalmente accordarsi, e, contemporaneamente, dovesse arrivare una somma importante dall'Inghilterra, sarà importante capire quale potrà essere la contropartita tecnica che il club ligure sarà disposto ad offrire ai viola. Dovesse trattarsi di un attaccante, come Acquafresca, ecco che le sterline provenienti da Oltremanica potrebbero essere investite proprio sul centrocampista, comunitario o meno; viceversa, se da Genova dovesse arrivare Miguel Veloso, giocatore che, a quanto ci risulta, la Fiorentina non ha mai smesso di seguire, ecco che gli eventuali proventi dalla cessione di Cerci potrebbero essere investiti per rimpinguare un attacco che a quel punto avrebbe come unico "reduce" un altro giocatore in odore di cessione, ovvero Alberto Gilardino. Un mosaico difficile da comporre, un labirinto composto da scadenze e trattative articolate dentro al quale Corvino dovrà muoversi alternando tempismo e cautela. Un compito arduo per il responsabile dell'area tecnica gigliata, ma che questo sarebbe stato un mercato complesso lui è il primo a saperlo.