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LA SAGRA DEI COLPI MANCATI

di Marco Gori

…E dopo gli Sneijder e i Pastore di Corvino, ora ci mancava anche il Krasic di Prandelli; con tanto di retroscena raccontato dalla “rosea” e successiva smentita da parte di Vlado Borozan, uno dei più influenti agenti del mercato balcanico ma anche uno che sulle operazioni della Fiorentina non è che ci abbia mai azzeccato granché, leggi Jovetic e Ivanovic (anche se va ricordato che stiamo parlando non di un giornalista ma di un operatore di mercato, che forse stava facendo semplicemente il suo onesto mestiere). Ma come mai questi personaggi facenti parte del passato e del presente della Fiorentina tirano fuori ora queste storie? Vogliono forse far gonfiare ancora di più il fegato dei tifosi viola? Non crediamo proprio. Vogliono forse cercare degli alibi? A pensare male si commette peccato (ma spesso ci si azzecca) diceva un noto politico. Certo, non si possono dimenticare alcune delle dichiarazioni che ci ha rilasciato ieri Mario Sconcerti: “Io non sono uno di quelli che dicono che i Della Valle non hanno messo soldi nella Fiorentina negli ultimi tempi….i giocatori sono arrivati, solo che sono arrivati quelli sbagliati” e “non dimentichiamo che non si parla di 6 partite andate male, ma di 30, perché bisogna tenere conto di quanto accaduto nella scorsa stagione”. Non è certo nostra intenzione criticare due personaggi che hanno regalato a Firenze quattro anni e mezzo stupendi. Pensiamo solo che ora sia il momento di guardare avanti e lasciare stare gli amarcord, altrimenti viene davvero da pensare che l’idea di una Fiorentina competitiva sia definitivamente tramontata. Cesare Prandelli, avuto il suo momento di gloria nella gara con le isole Far Oer, fa ormai definitivamente parte del passato, Pantaleo Corvino, fino a prova contraria, è ancora il Responsabile dell’Area Tecnica della Fiorentina: non c’è bisogno che ci racconti le sue doti, le conosciamo già, come conosciamo le difficoltà in cui spesso è stato costretto a lavorare. La Fiorentina non è retrocessa, ne’ tantomeno fallita, i Della Valle non ci paiono affatto intenzionati a mollare e ci pare che lo stesso Sconcerti non sbagli quando afferma che non è nel loro interesse deprezzare la Fiorentina. Per questo vorremmo rivedere un Corvino che lavora in silenzio, piazzando dei colpi a sorpresa come quelli di Kuzmanovic e Jovetic, invece che un dirigente che parla quasi da ex. A meno che…A meno che il suo rinnovo non sia davvero, al di là delle dichiarazioni di rito, un problema in essere. Ed allora, come abbiamo già ampiamente illustrato, ci sarebbe veramente da preoccuparsi, che Corvino piaccia o meno; anche perché un caso analogo a quello di Prandelli, quest'anno la Fiorentina non se lo può permettere.