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MENO TRE

di Marco Gori

C’era una volta in cui il presidente di un determinato club stanziava un certo budget per il mercato, l’allenatore indicava i giocatori o il tipo di giocatori di cui aveva bisogno ed il direttore sportivo cercava di accontentarlo. Oggi le cose sono un po’ cambiate, ma questo è lo schema generale su cui dovrebbe regolarsi una società in sede di campagna trasferimenti.
C’è una squadra dove un presidente promette acquisti importanti ma –è solo una supposizione, per carità- non sembra aver gran voglia di spendere –forse anche a ragione visto come è stato investito il capitale messo a disposizione per i nuovi innesti da un anno a questa parte-, un direttore sportivo abituato ormai a fare il bello e il cattivo tempo –e la colpa di tutto ciò non è soltanto sua- ed un allenatore che si rimette senza fiatare alle decisioni di questi ultimi. Questa è la Fiorentina.
Le cose poi diventano ancora più complesse se ad un certo punto anche il presidente si mette –avendone in gran parte diritto, ci mancherebbe altro- a fare mercato. Ed ecco che il direttore sportivo si mette in viaggio per Milano con le idee assai confuse. Pare che il motivo principale della presenza di Pantaleo Corvino all’Executive fosse l’acquisto di Caracciolo. Che pare saltato per le richieste del Brescia e per le “bizze” di Cristiano Zanetti, ma non ci sentiamo di escludere che anche il riavvicinamento tra la proprietà ed Adrian Mutu possa aver influito sul fallimento dell’operazione. Si dice che Corvino possa tentare di prendere in extremis un centrocampista difensivo e un esterno sinistro. Però si dimentica che nel frattempo Sinisa Mihajlovic sta cambiando modulo, per cui le esigenze della squadra potrebbero essere leggermente diverse. Il tecnico serbo però non si scompone –salvo evidenziare in conferenza stampa che Felipe non è un terzino- e non potrebbe fare altrimenti dopo aver prima dichiarato che un giocatore come Mutu non gli serviva per poi, qualche settimana dopo, rimangiarsi le parole sostenendo che il Rumeno potrebbe risultare utile alla squadra.
Resta sempre più difficile capire se e cosa farà la Fiorentina nelle ultime tre giornate del mercato invernale. Di sicuro sarà difficile porre rimedio a due campagne acquisti completamente sbagliate. Perché, non dimentichiamolo, per le cessioni di Felipe e Zanetti siamo ancora in alto mare, e quella di Bolatti, che pareva cosa fatta, pare si stia complicando. Giustamente il nostro Tommaso Mattei ha parlato di "missione impossibile". Ma, col passare delle ore, quello di Corvino a Milano pare sempre più un "viaggio della speranza".

Questo il mercato della Fiorentina a 2 giorni e 19 ore dalla chiusura delle trattative.