MERCATO, I retroscena del dopo Mutu

Convulsa, agitata, ovviamente segnata da mille voci, indiscrezioni, mezze verità. I riflessi del caso Mutu (prima della soluzione positiva arrivata in serata) hanno avuti effetti dirompenti su radiomercato. Da Podolski ad Adriano, da Iaquinta a Pandev, tutti — chi più chi meno —, almeno per qualche ora, sono stati accostati alla Fiorentina come probabili vice-Mutu.
Si racconta che già martedì sera, ovvero dopo la «bomba» espolsa a San Piero a Sieve, i dirigenti viola avessero deciso di muoversi con fermezza in almeno un paio di direzioni. Prima chiamando l’Udinese per farsi fare il prezzo di Di Natale (13 milioni la risposta) e poi, addirittura mettendosi in contatto con il Bayern Monaco di Luca Toni per capire se Podolski fosse davvero sul mercato.
Sogni di mercato o realtà? Di sicuro, mentre la Roma pressava in modo insistente e deciso sul giocatore, la Fiorentina aveva deciso di guardarsi attorno con l’obiettivo di riempire al meglio l’eventuale vuoto tattico creato dalla cessione del romeno. E allora ecco spuntare anche il nome di Adriano (Inter). Si sussurra che sarebbe stato proprio il brasiliano il primo obiettivo per l’eventuale dopo-Mutu. Non c’è stato un contatto diretto con il manager dell’attaccante, questo no, ma la Fiorentina (già in contatto con i nerazzurri per Burdisso) con l’Inter ha davvero parlato anche di Adriano.
Poi ci sono Afellay e Pandev. L’esterno sinistro offensivo del Psv è sempre stato un pallino dei dirigenti gigliati e quindi, appena scoppiato il caso Mutu, qualcuno della società viola una telefonatina in Olanda l’ha fatta. Ottenedo prima una risposta negativa (Afellay è promesso all’Ajax), poi una più incoraggiante (per il Psv sarebbe forse meglio spingere il giocatore in Italia anziché ai cugini olandesi). Pandev? Il presidente Lotito una volta saputo che la Fiorentina era interessata al suo giocatore non ha avuto dubbi: «Non lo cederò mai», ha sentenziato.
Diversa la risposta della Juventus per Iaquinta. Il giocatore si può vendere ma non se ne parla prima di qualche giorno. Ma «quel giorno» per i viola non arriverà più: Della Valle il caso Mutu l’ha chiuso ieri sera.