.

MERCATO, Sfda con Inter e City per il piccolo Zidane

di Redazione FV
Fonte: tmw

Il nuovo Zidane. Un'etichetta scomoda, affibbiata a ogni grande talento francese che si dimostri abile con i piedi. Se poi il ragazzo in questione ha origini algerine, il giochino diviene pressoché automatico: Sofiane Feghouli, vent'anni - appena compiuti, il ventisei dicembre - da Levallois-Perret è l'ultimo, cronologicamente parlando, dei Petit Zizou. Un appellativo meritato sul campo, sin dai suoi inizi, sempre con la maglia del Grenoble: entrato a far parte delle formazioni giovanili nel 2005 - dopo essere stato scartato dal Paris Saint-Germain - esordisce con la prima squadra nella Ligue 2 (Serie B francese), stagione 2006/07. Da lì un crescendo quasi rossiniano, con Feghouli che prima conquista la promozione con la società biancoblù, poi attira le attenzioni di tutti i club d'Europa.
Le offerte incominciano a piovere, già nel 2008 Juventus, Chelsea e Atletico Madrid visionano il ragazzo e tastano il terreno, ma la risposta del sodalizio francese è univoca: per comprare il giocatore servono soldi, troppi soldi per un diciassettenne di belle speranze, ma con un solo (per di più in Serie B) sulle spalle. La Fiorentina di Corvino tenta lo scatto, il presidente del Grenoble - Pierre Wanthez - chiede una cifra altissima, circa trenta milioni di euro per il giocatore. Stessa sorte per l'Inter, che va al di là delle parole con un'offerta da dieci milioni di euro - come ammesso dall'agente del calciatore, Antar, in un'intervista di oggi a Sportdeporte.
Ora, però, è il momento di agire: il calciatore è in scadenza contrattuale e si libererà, al trenta di giugno, a parametro zero. Il procuratore è in questo momento in viaggio per raggiungere Liverpool, dove parlerà con i dirigenti del Manchester City per chiudere un accordo, anche se la trattativa è ancora abbastanza distante dall'essere chiusa, anche per l'interesse di Inter e Fiorentina. Sarebbe, comunque, un'operazione in pieno stile Moratti, che andrebbe a chiudere per un calciatore di sicuro avvenire, senza sborsare un solo quattrino. Difficile per i viola reggere l'urto, ma anche Corvino ha le sue carte da giocare: tocca correre, però, per evitare di mangiarsi le mani (o di offrire vagonate di soldi) fra qualche anno.