NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE
...ovvero su quello delle operazioni in entrata, che poi è anche quello che più appassiona i tifosi. Ed è normale che sia così, perché la risposta di Sinisa Mihajlovic ai microfoni dI RAI 2, al termine di Fiorentina-Udinese, è stata sibillina ma allo stesso tempo realistica: "Il mercato? Non so se sarà necessario lavorare di più su difesa, centrocampo o attacco: molto dipenderà da chi resterà, e da chi invece andrà via". A parte le nostre considerazioni su D'Agostino e Cerci, che potrebbero davvero rappresentare due elementi importanti per due altrettanto importanti reparti, c'è da dire in generale che la rosa della Fiorentina edizione 2010/2011 è molto ampia ma allo stesso tempo non proprio ben assortita. Pur auspicando quindi che il club viola si stia già muovendo sul mercato, prima di imbastire trattative vere e proprie sarà giusto capire in che modo sfrondare l'organico prima di -seppur parzialmente- riarricchirlo. In questo senso potranno fornire indicazioni importanti gli ultimi 270' di calcio giocato. Ma c'è di più. Al di là di situazioni particolari, come quella relativa a Montolivo, abbiamo fatto notare come al club gigliato siano stati accostati molti calciatori extra-comunitari, il che, tenuto conto dell'ormai quasi certo approdo di Nastasic, stona con quelli che sono i regolamenti attualmente in vigore in Italia per quanto riguarda il tesseramento dei nuovi giocatori. Ci pare strano però che così tanti dei nostri colleghi abbiano preso un abbaglio. E ancor di più che sia successo a Pantaleo Corvino. Che quest'ultimo sappia già qualcosa riguardo alle modifiche alla normativa tanto auspicate sia dalle società che dai procuratori? Probabile. Da tempo si va infatti dicendo che se non sarà approvata la modifica che permetterà di tesserare due giocatori extra-comunitari, probabilmente si opterà per l'1+1, ovvero un nuovo giocatore extra-comunitario più un altro a condizione che se ne ceda all'estero uno di quelli già presenti in rosa. Si tratta di voci di corridoio che stanno lentamente prendendo quota, ma fare previsioni in questo senso è estremamente rischioso. L'attuale normativa, infatti, è entrata in vigore nel luglio del 2010, a mercato in corso, e alcuni grossi club hanno dovuto rinunciare a tesserare dei giovani talenti che avevano bloccato per cifre modiche e che ora valgono un patrimonio. Vedremo se davvero Corvino è tornato quello di un tempo, ovvero un uomo-mercato in grado di farla in barba a tutto e a tutti.