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PRIME RIFLESSIONI

di Marco Gori

Due giorni fa abbiamo affermato che la gara col Napoli avrebbe fornito non delle sentenze ma dei primi spunti di riflessione sulla Fiorentina edizione 2011/2012. Lasciando da parte, quindi, almeno in questa sede, i fattori strettamente legati al risultato, proprio da quegli spunti vogliamo ripartire.

Iniziamo da Sinisa Mihajlovic: il tecnico serbo pare aver capito l'importanza del turnover, elemento fondamentale in una squadra che ha tanti buoni giocatori ma pochi fuoriclasse. Se in un campionato che, per vari aspetti, si preannuncia veramente "strano", continuerà a ragionare -usando termini cari al suo predecessore sulla panchina viola- più di testa che di pancia, potrebbe davvero fare del bene alla causa gigliata, oltre che a se' stesso.

Riccardo Montolivo ha disputato una gara senza infamia e senza lode. La sua importanza nello scacchiere gigliato ci pare più di carattere tattico che tecnico, per di più giocando in un ruolo che un anno fa si rifiutava di coprire. Alla luce di questa considerazione, ci chiediamo: è valsa davvero la pena di creare un caso che ha messo in subbuglio un'intera città? Se davvero il Milan ha offerto le comproprietà di Paloschi e Strasser, era proprio il caso di parlare di "proposta indecente"?

Juan Manuel Vargas stenta a tornare quel giocatore capace di imporsi come dominatore assoluto della fascia sinistra anche e soprattutto contro avversari di grande livello. Stavolta nemmeno le luci di uno stadio importante come il San Paolo sono riuscite ad illuminarlo. Ammesso che qualcuno nel corso dell'estate si sia fatto avanti concretamente con la Fiorentina per l'esterno peruviano, rifiutare offerte importanti ma che non corrispondevano esattamente alle richieste della società sarà stata la scelta giusta? Un anno fa il club viola chiedeva per il giocatore oltre 20 milioni di euro, nei mesi scorsi si parlava di circa 15 milioni: qualora decidesse di metterlo sul mercato nella sessione invernale della campagna trasferimenti, riuscirebbe ad ottenere almeno quanto lo ha pagato tre anni fa?

Alla fine, come avevamo previsto, Santiago Silva a Napoli è stato lasciato in panchina; forse, anzi, molto probabilmente, non si tratta di una bocciatura. Ma di sicuro non si parla di un giocatore all'altezza di Gilardino. Prima o poi tornerà il suo momento, così come arriverà quello di Mateja Nastasic, non certo al posto di Cesare Natali però, almeno non di questo Natali. Sbagliavamo nel dire che forse i posti disponibili per i giocatori extra-comunitari potevano essere sfruttati diversamente?

Con la gara contro la Lazio si chiuderà un primo mini-ciclo di questo campionato. E dopo le prime riflessioni arriveranno anche i primi mini-bilanci.