SALVIO, Il "pallino" del Corvo
"In Argentina ho visto uno che potrebbe avere un futuro importante: si chiama Eduardo Salvio. Un attaccante esterno, classe 1990, gioca nel Lanus". Giocava, almeno. Parole e musica di Pantaleo Corvino, risalenti al gennaio 2009. Talent scout sopraffino, il ds gigliato mise gli occhi sul talento sudamericano in tempi non sospetti. Col passare dei giorni divenne un nome sempre più tiepido, per poi passare a caldo ed infine bollente. Era lui, pareva, il vero obiettivo di mercato gigliato. "E' un esterno, non un trequartista. E' un esterno di centrocampo, andrebbe in quella posizione, sa anche fare gol", lo dipinse così, di nuovo, il ds gigliato. A gennaio 2010, però, il giocatore passa all'Atletico Madrid. Il battesimo in Europa non è dei migliori, i Colchoneros decidono di metterlo sul mercato ed ecco che spunta nuovamente la candidatura gigliata. Piace al Mallorca, il club sembra avere un accordo di massima con il Benfica, il Porto strizza l'occhio al ragazzo ed in Italia anche Palermo e Genoa restano alla finestra. L'Atletico Madrid chiede due milioni per il prestito, con l'ingaggio pagato interamente dalla società che lo prenderà. La decisione ultima? Entro questa settimana, direttamente dal giocatore. Le condizioni, da parte degli iberici, sono dettate. Corvino resta vigile. Quando ha un debole per un giocatore, in fondo, è difficile che molli la presa.