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SERIE A, Griglia di partenza di fine luglio

di Redazione FV
Fonte: TMW

Il mercato ci e vi fa sognare. Il mercato ci e vi fa penare. Un po' come la collezione delle figurine. E' maggiore l'attesa per gli acquisti che per l'evento in sè. Ce l'ho, mi manca, ma soprattutto quanti doppioni. Uno schiaffo morale a chi diceva che sarebbe stato un mercato di basso profilo. Se non fosse stato per il Real super star, l'Italia si sarebbe aggiudicata la palma per il mercato più interessante dell'estate. Questo non vuol dire migliore, anzi… Abbiamo perso Ibra e Kakà in un colpo solo. Ci siamo impoveriti ed anche la Madonnina piange. E' quasi finito luglio, altri 35 giorni di mercato e poi tutti a casa; la festa è finita, gli amici se ne vanno. Come sarebbe oggi il nostro campionato? A Torino sono sicuri che la Juventus vale quanto l'Inter, al Milan sono realisti: "Abbiamo qualcosa in meno rispetto alle altre due". Dopo il primo mese e mezzo di sessione estiva, la vedo così.
5 file. Tre in pole per lo scudetto, altre quattro per un posto in Champions League, quattro per la zona Uefa, cinque per un campionato tranquillo di metà classifica e le quattro che rischieranno la retrocessione in serie B. Giochino rapido e veloce, seguirà un giudizio, parzialmente attendibile e soggetto a cambiamento in caso di rinforzi nel mese di agosto.
Prima fila: Inter, Juventus e Milan
Seconda fila: Genoa, Roma, Fiorentina e Napoli
Terza fila: Lazio, Sampdoria, Palermo e Udinese
Quarta fila: Atalanta, Catania, Parma, Cagliari e Siena
Quinta fila: Livorno, Chievo, Bologna e Bari

Partiamo dall'alto. Partito Ibra, arrivato Eto'o, l'Inter ha ancora qualcosa in più della Juventus. I nerazzurri restano da combattimento ed alla distanza, nel corso di un intero campionato, hanno ancora più possibilità di aggiudicarsi lo scudetto. La Champions meriterebbe un capitolo a parte. Bella da leggersi la Juventus che, però, dovrà trovare una soluzione per i "non graditi". Facile fare il mercato in entrata, difficile cedere a prezzo vantaggioso dopo aver acquistato male un anno prima (vedi Poulsen). Melo e Diego ottimi innesti, Ferrara resta un punto di domanda. Lo stesso che riguarda Leonardo al Milan. Rossoneri in attesa di giudizio concreto dopo le prime operazioni di mercato, in entrata. La partenza di Kakà potrà essere colmata solo da un Ronaldinho Barça-style. Ottima campagna acquisti del Genoa. Date un premio a Preziosi; ha saputo prima vendere (bene) e poi acquistare (senza spandere). Attenzione all'orgoglio della Roma, mi ricorda l'Italia prima del Mondiale. Sarà decisiva la decisione sull'attaccante da ingaggiare. Cruz andrebbe a nozze con gli schemi di Spalletti, a patto che Totti dia il placet all'operazione. In corsa per un posto in Champions ci sono anche Fiorentina e Napoli. Prandelli resta la garanzia viola; tranquilli fiorentini: Don Pantaleo non chiude mai il mercato da perdente. A Napoli sognano la Champions dopo il bluff di un anno fa. La squadra c'è, ma va chiarito subito il caso Lavezzi. E Donadoni dimostri, finalmente, il suo valore. Per la zona Uefa la Lazio ha tutte le carte per dimostrare il suo valore, ma Ballardini va messo in condizione di lavorare. Se l'organico scendesse sotto i 30 sarebbe già un trionfo. Del Neri può far tornare grande la Sampdoria. Chi ha un attacco con Cassano-Pazzini? Aspettiamo al varco il Palermo: la squadra costruita fa venire il mal di testa. Sarebbe bella, concreta e spettacolare. Dubbi, forti dubbi, sul fattore Z: Zenga-Zamparini! Non cambia la politica dell'Udinese e sarebbe interessante conoscere l'obiettivo di Pasquale Marino. La squadra di oggi può puntare ad un ottavo posto, massimo al settimo. Ma i sogni di Pozzo non erano altri? Si preannuncia un campionato tranquillo per Atalanta, Catania e Parma. Ducali che potrebbero togliersi delle belle soddisfazioni. Leonardi è consapevole che a questa squadra, però, mancano ancora tre pedine, almeno. Sul filo della tranquillità Cagliari e Siena. Il mercato non le ha rese protagoniste, rischiano di vivere di rendita su quanto fatto vedere un anno fa. Zuniga va rimpiazzato, la soluzione Gaxa sarebbe un'altra scommessa interessante.
Per la retrocessione in B pericolo concreto per Livorno, Chievo, Bologna e Bari. Bello ed affascinante il tridente Tavano-Diamanti-Lucarelli, a patto che resti invariato. Tutti e tre lo scorso campionato in serie B. I primi due hanno faticato a trascinare la squadra in A, anche se spesso hanno giocato da soli, ed il capitano torna a casa dopo due anni di buio. Difesa e centrocampo ancora da formare. Il Chievo dipenderà ancora una volta dai gol di Pellissier, come la seconda parte dello scorso campionato. Giudicare oggi il Bologna sarebbe come metterlo sul cornicione del settimo piano e spingerlo giù. Il mercato inizia adesso e Taçi è l'uomo giusto per la rinascita. Il mercato di Salvatori è stato quasi sempre inconcludente, De Mita d.g. sarebbe un'ottima soluzione, ma a cambiare dovrebbe essere tutto lo staff dirigenziale. Attento Bari. Il Direttore Perinetti è abile nei miracoli, ma dopo due consecutivi non è detto che riesca anche nel terzo. Fare una squadra con risorse limitate è un pericolo, dopo 8 anni di inferno. La serie A va tutelata e soprattutto conservata. Mancano i botti, ma soprattutto manca gente di categoria. Il tempo c'è, i soldi forse no.