TANGO, SAMBA...E TARANTELLA
La Tarantella è un ballo tipico dell’Italia meridionale, diffuso dall’Abruzzo alla Sicilia, passando anche per la Puglia, la terra di Pantaleo Corvino. E fu lo stesso ds viola a raccontarcene le origini durante una cena a Castelrotto che noi cronisti ricordiamo più che altro per l’annuncio –clamoroso e inaspettato- dell’approdo in maglia viola di Christian Vieri. E’ la danza che speriamo il siciliano Gaetano D’Agostino farà ballare ai difensori rossoneri in quel di San Siro. E’ la danza che a Napoli sperano di insegnare a Riccardo Montolivo, anche se, riguardo al capitano viola, ci paiono più verosimili le voci che lo vorrebbero a Milano, sponda nerazzurra. Nella Bassa Padana, come cantava il mitico Franco Battiato, si ballano invece vecchi walzer viennesi, sarà quello il ballo che toccherà a Cristiano Zanetti? Oppure il 33enne toscano riprenderà davvero la via di Torino, stavolta verso la sponda granata del Po? E in quale danza si cimenterà Mario Bolatti? Messa da parte la Jota valenzana, si pensa sempre più alla Redondela aragonese. Ma, soprattutto, quale ballo importerà dal Sudamerica Pantaleo Corvino? Il Samba, il Tango o tutti e due? Dopo la marea di nomi brasiliani, ieri è stata la volta di quelli argentini, forse sull’onda dell’interesse che suscita da sempre El Clasico. Ma la danza a cui si è assistito al “Monumental” ci è parsa tutt’altro che elettrizzante. Una danza da cui è rimasto in disparte Rogelio Funes Mori, e forse è meglio così, perché nel calcio è bello anche sognare. Sta di fatto che, al momento, l’unico suono che riesce a risvegliare dal torpore i sempre più annoiati e distaccati tifosi viola resta quello del violino. Un violino che ha ricominciato a fare sentire i propri acuti al “Franchi” e che non ha stonato nemmeno a Klagenfurt. Un violino che sta riacquistando sempre più estimatori e che sarà, proprio per questo, sempre più difficile tenere lontano dai banditori d’asta.